a Cura di Daniele Piccinin – Sulla vicenda di Ustica ogni maledetto 27 giugno ascoltiamo i rappresentanti delle Istituzioni ripetere il mantra della “verità” da svelare. In un libro presentato mercoledì al Senato dall’ex deputato Ccd e segretario della commissione bicamerale sulle stragi della XII legislatura, Eugenio Baresi, si tenta di ricostruire il percorso giudiziario con dovizia di particolari e con l’obiettivo di mettere i rappresentanti delle Istituzioni davanti alle proprie responsabilità.
On. Baresi perché a distanza di 20 anni dalla sua uscita dalla vita politica ha deciso di mettere insieme il libro-denuncia “Ustica. Storia e Controstoria (Koiné Nuove Edizioni)?
Mi sono indignato vedendo per l’ennesima volta i fatti piegati alle convenienze di pochi a danno di cittadini che sono così per l’ennesima volta fregati per colpa della disinformazione.
A 36 anni dalla tragedia di Ustica ancora non si conoscono i colpevoli. Che idea si è fatto?
Se non si ricercano i responsabili ma si vogliono stabilire, inventandoli, ovviamente non si trovano.
L’idea non è un’idea, ma l’affermazione statuita dalla corte di Cassazione Penale: la tesi della battaglia aerea nei cieli di Ustica è pura fantascienza.
La de secretazione degli atti potrebbe davvero aiutare a far emergere la verità, come sostiene il senatore Giovanardi?
Se me lo concede, le rigiro il quesito: non ritiene che alla sua domanda la risposta sia data dalla conoscenza dei documenti stessi?
L’amore di chiarezza e verità dovrebbe fare in modo che vengano fatti conoscere.
A chi può interessare ancora oggi tacere la verità su quei fatti?
A me interessa che i fatti si conoscano. Presumo che chi non li vuol far conoscere ancor oggi sia chi è interessato a far tacere la verità.
Nel suo libro lei attacca la giustizia civile, colpevole di aver avviato una serie di richieste di risarcimenti che definisce ingiustificati.
Non attacco la giustizia civile. Presento fatti incomprensibili alla logica e non solo al codice.
Cosa si sente di dire al presidente Mattarella e soprattutto ai parenti delle vittime?
Che con i suoi poteri agisca per raggiungere quel risultato della verità condivisa da lui auspicato.
È insopportabile che noi cittadini ci troviamo gravati di oneri economici enormi per un fatto che chi doveva indagare ha stabilito non essere accaduto, ma che però nell’opinione di chi decide di dare risarcimenti è avvenuto. Lo Stato non è una astratta entità che ha soldi da spendere astrattamente ottenuti: lo Stato siamo noi cittadini. Il mio libro è presentato dalla figlia di una vittima che reclama semplicemente la verità.
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