La modifica riguarderà Isee ed Ispe: i nuovi valori soglia saranno pari rispettivamente a 23.000 e 50.000 euro.
Il Ministro ha precisato:
“La rivisitazione delle soglie dell’Indicatore della situazione economica equivalente e dell’Indicatore di situazione patrimoniale equivalente è un tema caldo e importante. Sono d’accordo con quella parte degli studenti che costruttivamente dice che c’è stata una penalizzazione forte nell’applicazione di certi parametri Ispe: li abbiamo rivisitati venendo incontro alle loro richieste e facendo con il Ministero del Lavoro la valutazione di quanto si recupera e di quanto si rimanga in un quadro di equità e di diagnosi di evasione fiscale”.
“Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari – ha aggiunto la Giannini – aveva dato alcune proposte, grossomodo paragonabili: aveva chiesto un po’ più alta la soglia dell’Ispe è un po’ più bassa quella dell’Isee. Abbiamo tenuto la soglia Ispe a 50mila e non a 55mila perché altrimenti si creava una difficoltà tecnica con il Ministero del Lavoro e comunque se non si arriverà a 21% si arriverà a un recupero di borse di studio del 20%”.
Una buona notizia dunque per gli studenti, da leggersi come un tardivo tentativo, da parte del Ministro, di risolvere il disagio creato dalla recente introduzione dei nuovi criteri di calcolo dell’Isee: criteri che avevano fortemente ridotto la percentuale di studenti idonei di ben il 21%.
E’ un primo passo apprezzabile da parte della Giannini, ma molti problemi in tema di diritto allo studio restano ancora irrisolti: uno tra tutti la grave questione relativa ai numerosi studenti che risultano idonei ma purtroppo non beneficiano di alcuna borsa di studio a causa della carenza di fondi, una situazione davvero imbarazzante che penalizza prevalentemente gli studenti del Sud Italia.
Il primo passo e’ nella direzione giusta, ma la strada e’ ancora molto lunga.