Bloccati i visti d’ingresso per 3 mesi per 7 paesi islamici, sospeso programma di Obama sui rifugiati e nuovi investimenti per l’esercito. Trump ha iniziato a lavorare.
A cura di Giorgio La Porta – Donald Trump ferma l’immigrazione dai paesi islamici. Una volta entrato alla Casa Bianca è tornato ad essere il Trump che in campagna elettorale aveva spesso acceso il dibattito politico con toni molto forti. Bloccherà gli ingressi da 7 paesi islamici creando non poche polemiche in queste prime ore del suo mandato presidenziale. Lo stop di 4 mesi blocca tutti gli ingressi da Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen, mentre per i siriani il blocco sarà sine die.
“Vogliamo mantenere i terroristi islamici radicali fuori dagli Usa”, per garantire che non si ammetta nel Paese la stessa minaccia che i nostri soldati combattono all’estero, ha osservato. “Vogliamo ammettere nel nostro Paese solo coloro che lo sosterranno e ameranno profondamente la nostra gente”,
Inoltre, ha bloccato per 120 giorni il programma di Obama per l’ingresso dei rifugiati negli Stati Uniti. Oltretutto dopo questo periodo la priorità assoluta verrà data alle minoranze cristiane perseguitate. Infine, ha dimezzato a 50 mila unità il numero degli ingressi dei rifugiati previsti per quest’anno.
I provvedimenti di Trump sono immediatamente applicabili, tanto che oggi stesso è stato impedito ad una famiglia di iracheni di salire su un aereo per New York, nonostante i passeggeri avessero già il visto. Quando si dice l’immediata applicazione di un provvedimento!
E’ previsto, infine, il blocco totale dei visti ai siriani che però è controbilanciato da un piano per creare una safe zone per proteggere i siriani che stanno scappando dalla guerra.
Trump vuole ingrandire l’esercito e ricostruire le forze armate della prima potenza al mondo limitando però gli sprechi.
Una importante pagina dell’attualità è stata scritta e sarà solo la storia a giudicare se sarà una importante svolta per fermare il terrorismo o l’inizio di una nuova fase di conflitti.