NOT IN MY NAME– a cura di Giorgio La Porta – Oggi tutti in piazza contro il terrorismo. Bene, ma oltre alle dichiarazioni siamo pronti a prendere le distanze a qualcosa di più concreto che mina le basi del dialogo e dell’integrazione? Quando ci dicono che la donna abbia un ruolo secondario rispetto all’uomo, che i crocifissi possano infastidire i bambini e pertanto è meglio toglierli dalle scuole; quando i diritti umani passano in secondo piano insieme al rispetto della legge e alla Costituzione dello Stato, proprio non possiamo restare in silenzio.

Ve la sentite anche voi di condannare chi non rispetta queste regole e dirgli di non farlo in nome vostro?

Lanciamo oggi questo appello per i diritti umani e a favore di un reciproco rispetto delle culture e delle civiltà. Siamo a favore del dialogo e dell’integrazione ma capiamo che questa non possa essere possibile con qualcuno che voglia cancellare la nostra civiltà, che non rispetti i diritti umani, le donne e la nostra Costituzione, legge fondante dello Stato.

Per questo spero di leggere un milione di commenti per prendere le distanze da certi atteggiamenti irrispettosi nei confronti degli italiani.

Siete pronti a dire su questi 4 punti fondamentali di non farlo a nome vostro? Noi siamo pronti e aspettiamo una vostra risposta…