55% di No in crescente aumento contro un 45% di favorevoli. Il Pd al 31%, l’asticella del 50% è lontanissima.
– A cura di Giorgio La Porta – Il fronte del no alle riforme del Governo Renzi cresce a colpo d’occhio e rischia di diventare una valanga che travolgerà l’intero Esecutivo.
In meno di un mese si è arrivati a ben 10 punti di differenza tra il No e il Si, con una costante crescita dei contrari alle riforme renziane.
Il fronte del no cresce di ben 4 punti in meno di un mese secondo l’Istituto Piepoli, quando ancora non è ufficialmente iniziata la campagna referendaria.
A pesare di più sulla bocciatura delle riforme c’è il malcontento popolare nei confronti dell’Esecutivo e l’aver trasformato l’occasione referendaria in un plebiscito personale di Renzi che rischia però di essere travolto dal voto popolare.
Sarà impossibile fermare l’ondata della rete con i video delle dichiarazioni di Renzi che annuncia la fine della sua esperienza governativa in caso di bocciatura del referendum, qualora si avverasse questa evenienza. Oltretutto, noi italiani siamo bravissimi ad andare sempre in soccorso del vincitore e pertanto un Renzi bocciato dalle urne verrebbe immediatamente messo in difficoltà da senatori che inizierebbero a cercare scialuppe più sicure sul Titanic che affonda.
Se oltretutto andiamo a vedere i consensi delle coalizioni, il Pd conquista il 31% il Movimento 5 stelle il 27% proprio come i tre partiti di centrodestra, poi ci sono il 3% di Sel e Area Popolare. Vuol dire che se le persone dovessero seguire alla lettera le indicazioni dei partiti, la campagna del referendum è già chiusa ancor prima di iniziare, visto che la somma di coloro che danno indicazioni contrarie è vicina al 60%.
In tutto questo diamo per scontato che tutto il Pd voti compattamente a favore della riforma e che dunque il Comitato di D’Alema non sposti neanche un voto…
Potrebbe finire proprio come Roma. Con un risultato nettissimo contrario al referendum e alle riforme del governo Renzi.
Sarà una campagna entusiasmante e vedremo quali mosse metterà in campo il Pd per invertire la tendenza e se gli aiuti degli ambasciatori e degli altri testimonial si dimostreranno efficaci o controproducenti.
Noi seguiremo tutta la campagna e vi racconteremo le pagine di questa campagna che potrebbe essere l’ultima pagina della carriera politica di Renzi e della sua scuderia.