Ultime rivelazioni del sondaggio EMG per La 7. Il centrodestra vicino alla conquista della maggioranza assoluta di 316 seggi. Salvini e Meloni in vantaggio sull’area europeista e popolare.
A cura di Giorgio La Porta – E’ ufficialmente iniziata la campagna elettorale con la presentazione delle liste dei candidati sia alla Camera che al Senato e continuano ad affluire dati i dei sondaggi nazionali.
La partita sembrerebbe già vinta dal centrodestra, visto il distacco di 10 punti sia con la coalizione del Partito Democratico che con quella dei grillini. La vera domanda è se il centrodestra avrà i numeri per governare autonomamente senza dover coinvolgere altre forze distinte e distanti dai nostri programmi elettorali.
Al momento la sfida è una sfida a portata di mano e si giocherà tutto in campagna elettorale. Bisognerà vedere chi andrà in televisione e cosa verrà detto, se ci saranno punti discordanti tra gli alleati che creeranno litigiosità in piena corsa e, un terzo aspetto non affatto irrilevante, quanto i singoli candidati saranno capaci di conquistare voti sul singolo collegio.
Sono infatti 17 anni che non si vota più con i collegi e l’attuale classe parlamentare, ad esclusione di chi ha una esperienza alle amministrative, ha poca dimestichezza con le dinamiche elettorali.
Andiamo però ad affrontare i numeri dell’ultimo sondaggio elaborato da EMG per la7 che entra nello specifico non tanto del singolo consenso della coalizione quanto dei seggi attribuiti ad ogni coalizione.
Il centrodestra è l’unico che vede la vittoria a portata di mano con un quantitativo di seggi che va dai 260 ai 300 seggi alla Camera (316 è il numero minimo della maggioranza).
Nello specifico i partiti di centrodestra ottengono il 15,9 Forza Italia, il 13,8 la Lega, 5% Fratelli d’Italia e il 2,8% Noi con l’Italia per un totale del 37,5%.
Un aspetto che salta immediatamente all’occhio è che il centrodestra è perfettamente diviso a metà tra l’ala sovranista di Salvini e Meloni che otterrebbe un 18,8% e l’ala europeista e popolare di Berlusconi e quarta gamba che viaggerebbe attorno al 16,6. Una coalizione con Salvini e Meloni in vantaggio in termini di consenso e, conseguentemente con un numero maggiore di parlamentari quali conseguenze avrebbe nelle scelte del Governo?
Non esiste una quota di consenso necessaria a far scattare una maggioranza, perché il risultato viene deciso dai singoli collegi conquistati dalle coalizioni. Un punticino in più renderebbe i sonni dei leader del centrodestra un po’ più al sicuro.
Se è vero che una buona campagna elettorale riesce a spostare fino a 7 punti percentuali non c’è da fare altro che pianificare al meglio il tutto per evitare scivoloni e danni alla coalizione. A meno che qualcuno non voglia appositamente azzoppare questa vittoria…