– A cura di Riccardo Boccolucci – Vittorio Sgarbi, fondatore e leader carismatico del movimento “Rinascimento”, ha deciso di ritirare la propria candidatura per la Presidenza della Regione Sicilia, nonostante molti cittadini – giovani e adulti – avessero riposto in lui le loro speranze.
L’aspetto più interessante riguarda però la coerenza del critico d’arte, il quale non aveva mai risparmiato “offese” per i suoi diretti avversari, Musumeci compreso.
La ragione che lo ha spinto a prendere questa decisione è stata l’invito del candidato di centrodestra, Nello Musumeci, ad unirsi al suo progetto politico per non disperdere le forze (negli ultimi sondaggi Rinascimento si attestava attorno al 5%).
Sgarbi ha iniziato questa crociata rinascimentale, se così può essere definita, con l’obiettivo di arrivare pronti per le elezioni politiche primaverili.
Il suo movimento, costituito insieme all’ex Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti e sostenuto in Sicilia dal Mir di Giampiero Samorì, ha come obiettivo quello di innalzare gli italiani a una più alta considerazione del loro patrimonio artistico come valore di coscienza nazionale in una distinta identità nell’ambito europeo. E proprio per questo ha deciso di iniziare con la Sicilia, nella quale tutto questo è insito nel proprio carattere.
A tal proposito il critico ha “giustificato” la sua scelta di rendersi disponibile ad una collaborazione con il candidato presidente delle forze di centrodestra cosi: “Il progetto politico della lista di Musumeci, a partire dal nome “Diventerà bellissima”, va nella stessa direzione e potrà trovare una sua continuazione, dopo le elezioni siciliane, nella stretta connessione ideale con “Rinascimento”. Sono quindi disponibile a una collaborazione attiva e politica con la sua candidatura a presidente e con il suo progetto di governo della bellezza, in un rapporto diretto e fiduciario. Le altre candidature e gli altri progetti non sono utili alla Sicilia e alla sua rinascita, e non voglio contribuire, anche indirettamente, a farli prevalere”.
Sinceramente avremmo tutti preferito vedere “Rinascimento” arrivare fino in fondo, per testare la sua forza reale. Ma in questo modo credo che Sgarbi abbia palesato e raggiunto il suo obiettivo primario, quello di diventare Assessore alla Cultura della fantastica Regione Sicilia.