Mesi e mesi di campagna estenuante sull’inutilità dei passaggi tra Camera e Senato e tempi troppo lunghi per l’approvazione delle leggi, ma poi quando c’è un evidente errore su una legge esce fuori tutta la lungimiranza dei padri costituenti al momento della creazione del bicameralismo paritario.
A noi non serve fare leggi più velocemente ma farle meglio. E per farle meglio servono nuovi regolamenti parlamentari e non uno stupro della carta costituzionale. Nella mia tesi di laurea in Diritto Parlamentare ho avuto modo di raccogliere dei dati allarmanti, secondo i quali solo il 5% delle proposte dei deputati viene trasformato in legge. ll Parlamento è stato svuotato della funzione legislativa, può solo votare fiducie e acclamare i decreti che danno forza di legge in questioni di relativa emergenza.
Abbiamo troppe leggi e fatte male. Abbiamo 10 volte il numero delle leggi degli altri paesi europei e non dimentichiamo che abbiamo altri 20 organi legislativi chiamati regioni che hanno proprie materie di competenza su cui legiferare e apposite gazzette ufficiali. Non ci servono più leggi, ma meno leggi e fatte meglio e che magari non vadano in contrasto tra loro, causando ogni volta richiami dalla Corte Costituzionale con tempistiche a dir poco elefantiache.
Insomma Renzi dopo essere tornato vergine con le primarie è pronto a salire sul carro di Macron, perché non vincendo nulla in Italia prova ad aggrapparsi alle speranze degli altri e improvvisamente riconosce il ruolo fondamentale del senato per correggere gli errori fatti dal pd.
Li abbiamo fermati appena in tempo. Fosse stato per loro quelle brutture sulla legittima difesa sarebbero già legge dello Stato.