Meglio incravattati e viziosi che semplici e spontanei? Difficile schierarsi, ancor più arduo però dare torto agli anziani che affermano che i politici una volta, oltre che a derubarci, erano anche bravi a farci credere il contrario. Così siamo passati dall’Italietta moralista del secolo scorso all’Italia festaiola di oggi, nella quale la politica si limita a fare da inaffidabile confidente del popolo e non pretende ne aspira a segnare la strada del futuro per il Paese.
Dunque occorre ricucire il filo con gli italiani e quale metodo più efficace di puntare sull’aperitivo? Se questa diffusa usanza riesce a distrarre gente astuta come gli italiani, perché non provare ad usare lo stesso stratagemma durante un bel vertice europeo? Devono essere senz’altro queste le ragioni degli strateghi Salvini e Toti, impegnati nel frenare l’ascesa di Parisi a leader del centrodestra, opponendo all’immagine della sobrietà la giusta dose di glamour.
Insomma il centrodestra italiano entra finalmente nel duemila, chissà che un giorno non vedremo finalmente un consiglio dei ministri all’Hollywood di Milano.