Inseguito e fermato da Le Iene il Presidente della Camera Roberto Fico deve rispondere alle domande su una presunta collaboratrice domestica senza contratto. Finita l’intervista l’esponente del Movimento 5 stelle sale su un’auto pagata coi soldi dei cittadini.
C’è stato un piccolo terremoto stasera in Italia. Sulle bacheche dei grillini per la prima volta nella storia c’è gente che sta scrivendo che le auto blu sono utili alla sicurezza dei cittadini e fanno risparmiare decine di agenti di polizia che devono fare da cordone umano. Dopo le carnevalate sugli autobus e gli insulti al Presidente del Senato Casellati che ha osato usare l’auto di servizio coi suoi 71 anni suonati per salire al Quirinale, ora che un esponente del 5 stelle usa l’auto pagata con le nostre tasse, tutto diventa improvvisamente lecito, legittimo e addirittura obbligatorio.
Dopo l’inciucio che è diventato un contratto, oggi il privilegio della casta diventa un obbligo del Viminale. Se il Viminale obbliga qualcuno a fare qualcosa non si spiega però come sia stato possibile non obbedire a tale obbligo sia per salire al Quirinale e sia per fare la sceneggiata dell’autobus a favore di fotografi.
Questo cambio repentino di opinione ricorda tanto quella barzelletta del bimbo che domandava al padre ‘papà ma i coccodrilli volano?’ – Il padre ovviamente negava fermamente fino a quando il bimbo insisteva dicendo ‘ma sta scritto su L’Unità”. A quel punto il padre ammetteva: “basso, ma volano”. Ci troviamo di fronte ad una ampiezza di vedute molto simile. Chissà dopo l’inciucio e le auto blu della casta quale sarà il prossimo coccodrillo capace di volare basso.