Crolla il centrosinistra di Letta: la coalizione di Governo cresce di quasi due punti, il centrosinistra ne perde 3.
Se si votasse domani non sono Giorgia Meloni vincerebbe ancora, ma probabilmente con un numero maggiore di seggi. A rivelarlo è la supermedia dei sondaggi realizzata da Youtrend. Mettendo a confronto i risultati elettorali del 25 settembre con la supermedia dei sondaggi realizzati da Demopolis, Emg, Euromedia, Ipsos, Swg e Tecnè viene fuori una fotografia molto chiara delle opinioni degli italiani.
E la stessa supermedia dei sondaggi che ha previsto il risultato delle elezioni politiche con un errore inferiore al 2%. In quella data, a 15 giorni dal voto attribuiva infatti al centrodestra un valore attorno al 45,9, mentre nelle urne gli italiani hanno attribuito un 44%.
La situazione dei sondaggi oggi è molto simile e la coalizione di Governo in un mese guadagna due punti arrivando al 46%, ben 2,2% in più rispetto al 43,8% ottenuto alle elezioni politiche.
A crescere e trainare la coalizione di centrodestra è soprattutto Fratelli d’Italia che viene data da molti sondaggi oltre il 30% ma che nella supermedia è attribuita al 29,6, due punti e mezzo in più rispetto al 26% delle elezioni politiche. Forza Italia cede sul terreno un punto e scende al 6,9%, mentre gli altri partiti della coalizione hanno piccole variazioni inferiori al mezzo punto percentuale.
Brutte notizie per il centrosinistra che alle elezioni del 25 settembre otteneva 18 punti in meno rispetto al centrodestra: oggi il divario sarebbe di ben 23 punti. A crollare in questo mese è soprattutto il Pd che passa dal 19,7 delle politiche al 17,3 della supermedia dei sondaggi. Gli altri due partiti della coalizione hanno variazioni irrilevabili, mentre non viene neanche più conteggiato il partitino di Luigi Di Maio.
Cresce di due punti il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, rosicchiando qualche decimale al centrosinistra e passando così dal 15,4 delle politiche al 17,3 della supermedia dei sondaggi.
Perfettamente invariabile al 7,7% il Terzo Polo di Calenda e Renzi che però oggi vale perfettamente la metà del Partito Democratico.
Quasi mezzo punto in più per Italexit di Paragone che otterrebbe il 2,3%, restando però ancora lontana dal 3% necessario per far scattare il quorum.
Il Governo viene premiato grazie al consenso personale di Giorgia Meloni e della fiducia che a inizio legislatura gli italiani attribuiscono ai nuovi Esecutivi. Il fatto che cresca di due punti la coalizione di Governo va ben oltre alle previsioni di una normale luna di miele. Bisognerà dare risposte a questi elettori per mantenere e far crescere questo consenso.