Per la prima volta nella storia il gruppo di destra dei Conservatori guidato da Giorgia Meloni supera i liberali di Macron. La destra sempre più protagonista in Europa.
A cura di Giorgio La Porta – Bruxelles – Ore di trattative, di strette di mano e di incontri nei corridoi del Parlamento Europeo di Bruxelles. Tra meno di un mese ci sarà la prima sessione plenaria della nuova legislatura e sarà fondamentale che ogni gruppo arrivi alla prima plenaria esprimendo la massima forza, per presentarsi alle trattative sulla Presidenza della nuova Commissione Europea.
Il gruppo centrista dei Popolari, il gruppo socialista e i liberali di Macron erano comodamente sul podio già dalla notte delle elezioni, ma grazie alle trattative delle ultime ore e ad alcune riammissioni nel gruppo, i Conservatori di ECR guidati da Giorgia Meloni sorpassano a destra il gruppo di Macron con 83 seggi contro 81.
La partita non è ancora chiusa perché ci sono ancora 83 deputati che non hanno aderito a nessun gruppo (tra i quali 11 di Victor Orban) e che potrebbero riservare nuove sorprese.
Al momento c’è però un’altra importantissima novità che non è affatto secondaria: se prendiamo il gruppo dei Conservatori e lo sommiamo al gruppo ID di Le Pen e Salvini, questa conformazione ha 5 voti in più dei socialisti. È la prima volta nella storia del Parlamento europeo che qualcuno minaccia concretamente il primato dei socialisti. Nei 5 anni appena trascorsi e con la pessima gestione pandemica, economica e gli scandali che hanno colpito il gruppo socialista, c’è stata una forte contrazione del consenso elettorale. La destra per la prima volta gioca tra i protagonisti in Europa e sarà molto molto difficile marginalizzarla o isolarla, come avvenuto con il vergognoso ‘cordone sanitario’ che ha impedito alla Lega di essere protagonista nei processi decisionali degli ultimi 5 anni a Bruxelles.
Il centro-destra ce la può fare, anche e soprattutto perché il Partito Popolare che resta la prima forza dell’Europarlamento è un partito di centro che in questi mesi ha vinto la campagna elettorale nei vari paesi contrapponendosi alla sinistra socialista. Mentre fino a qualche anno fa l’alleanza tra socialisti e popolari era l’unica capace di portare a una maggioranza, oggi in aula ci sono i numeri per una maggioranza alternativa di centrodestra che coinvolga sia i conservatori che i sovranisti.
“Il mio ruolo è organizzare il fronte alternativo alla sinistra”, ha dichiarato Giorgia Meloni: “Penso che qualche sorpresa sulle maggioranze che si costruiranno sui vari dossier al Parlamento Europeo potrebbe arrivare”.