– a cura di Giorgio La Porta – A nessuno dava fastidio quella statua della vergine Maria, nessuno ha chiesto di toglierla. Chi potrebbe mai infierire sulla figura così pura della madre di Gesù. Eppure senza che nessuno abbia provato fastidio o accennato qualcosa, al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione qualcuno ha provveduto a coprirla. Il tutto documentato da un video di Repubblica. La signora dello stand si vede che è in buona fede e vuole soltanto evitare problemi. E’ mai possibile che ci pieghiamo così tanto, fino al punto di coprire i nostri simboli religiosi pur di non infastidire gli altri? Nessuno ci ha censurato nulla, ma noi siamo così idioti da autocensurarci. E’ come se lasciassimo aperte le porte di Troia e ci facessimo trovare già legati per evitare l’ingresso rumoroso dei nemici col cavallo. E allora imbavagliamoci, togliamo crocifissi, copriamo la madonna. Poi tiriamo giù tutte ‘ste chiese che potrebbero infastidire gli ospiti, cambiamo nome a tutte quelle che si chiamano Maria solo per provocare gli islamici.
Non dico di ostentare i simboli, ma di pretendere rispetto per la nostra identità culturale. Se qualche anno fa faceva rumore qualcuno che chiedeva di togliere crocifissi e presepi, adesso siamo talmente proni all’arroganza, che siamo noi stessi a toglierli in nome di un multiculturalismo ipocrita che sa di paura.
La questione del burkini è gravissima e non per l’abito in sé, ma per averlo permesso solo per evitare di attrarre attentati. Non ho nulla contro il burkini, sono per la libertà assoluta di vestirsi e spogliarsi come uno meglio creda. Trovo un po’ assurdo che possa essere multata una ragazza completamente nuda su una nostra spiaggia, mentre qualcuno che immerga un abito sporco e sudato dentro una piscina possa passarla liscia.
In questo sono molto liberal e tra le altre cose sono convinto che se le nostre spiagge fossero liberamente frequentate da donne e uomini nudi, chi ha la brutta abitudine di costringere le donne a coprirsi, semplicemente non si sentirebbe a casa su quelle spiagge e andrebbe altrove.
Quando Alfano ci dice che la Francia non è un modello da seguire e che proibire il burkini attirerebbe qui da noi episodi di violenza e attentati è qualcosa di aberrante. Vuol dire che se qualche pazzo domattina dicesse di vestirci tutti da cappuccetto rosso, dovremmo farlo per paura degli attentati. Abbiamo paura, altro che multiculturalismo! La signora che mette il lenzuolo sulla Madonna si vede che non è contenta di farlo, ma lo fa per evitare scontri. Noi abbiamo paura dello scontro, di affrontare il problema e pensiamo che facendo i buoni qualcuno ci grazierà. Tra qualche tempo per paura dei tagliagole che uccidono chi non recita il Corano, lo impareremo a memoria e lo imporremo ai nostri figli. Ma questo non ci salverà. Ci piegherà definitivamente, ci annullerà totalmente e spianerà la strada a chi verrà qui a imporsi e comandare.
Ecco il video pubblicato dal sito di Repubblica