Un Matteo Salvini inedito, da candidato premier che parla agli imprenditori del Meeting Ambrosetti di Cernobbio citando i numeri dei successi della Lega che governa in Veneto e Lombardia e prende impegni precisi a nome del suo partito. Toni pacati, parla da premier guardando negli occhi il mondo dell’industria e della finanza e parla di semplificazione della burocrazia, delle folli sanzioni alla Russia e dell’Europa schizofrenica che finanzia con 6 miliardi di euro l’anno la poco democratica Turchia. Parla da padre quando disegna l’Italia del 2050 e prende un impegno per sostenere la natalità.
Vuole strategie economiche e non bonus dati a macchia di leopardo. Vuole la Flat tax, pagare meno per pagare tutti, una ricetta applicata già in 40 paesi.
Un Matteo Salvini in giacca, pacato ma deciso, fortemente critico nei confronti del Governo e pronto a proporre una ricetta alternativa. Un Salvini che va oltre il centrodestra e punta a convincere gli indecisi, pretende chiarezza ed è pronto a votare domattina un sistema elettorale maggioritario e contro ogni forma di inciucio del giorno dopo. Porta le slide con i numeri elaborati nelle università di Milano per supportare le sue tesi sul crollo demografico.
E’ un Salvini che anche come strategia comunicativa dimostra di aver studiato da premier. Ora starà agli italiani decidere con quale Matteo stare.
