MANIFESTI A ROMA: I PIU’ BELLI E I PIU’ BRUTTI IN QUESTA CLASSIFICA
redazione
– a cura di Giorgio La Porta – Con l’arrivo della campagna elettorale romana i nostri occhi sono stati attratti da faccioni 4×2 sulle strade della nostra Capitale.
Quali sono i più belli e i più brutti, cosa comunicano e cosa proprio non funziona sul piano comunicativo? Abbiamo raccolto delle foto, fatto una classifica e dato una valutazione ad ogni cartellone che ovviamente prescinde dall’aspetto politico e da visioni di tipo partitico.
1° posto spetta di diritto a Jessica De Napoli per questo cartellone acqua e sapone, semplice diretto e lineare. Uno slogan chiaro, un manifesto equilibrato che usa al meglio il logo di Marchini che resta uno dei loghi più belli in campo. La foto è fatta molto bene nella sua semplicità e la candidata non ha bisogno di ritocchi digitali. Davvero bello, un 8 pieno e i complimenti a chi lo ha realizzato.
.
2° posto per Giachetti, che prende un 8 pieno per la foto e per lo slogan. Per la prima volta un candidato di centrosinistra utilizza l’azzurro come sfondo e questo è un punto di rottura con la tradizione di Marino e Veltroni che adoravano il rosso o il fucsia. La foto è fatta molto bene perché la pettinatura copre (non casualmente) le orecchie un po’ accentuate del candidato. E’ invece molto brutta la scritta giachetti sottostante che ricorda vagamente un supermercato. Nel complesso merita un 7.
3° posto per il grande ritirato, Bertolaso, che ha realizzato nel complesso un buon cartellone elettorale. Molto bello il logo della lista civica, efficace lo slogan che enuncia i tre valori principali del suo programma, non casuale la gamma cromatica che ricorda i manifesti di tutti i candidati sindaco di centrodestra a Roma. Nel complesso ben equilibrato. Unica nota molto negativa è la foto. Il candidato sembra stanco per non dire scazzato. Guanciotte rosse e sorriso rendono questo manifesto quasi artigianale e non degno di una agenzia di comunicazione. Un 6,5 nel complesso.
4° posto per Giorgia Meloni che ha lanciato diversi messaggi in ondate diverse di cartelloni. Nel complesso è uno dei manifesti meglio realizzati in questa campagna. Bella la foto, coerente ed equilibrata la grafica e la gamma cromatica. Unico punto debolissimo sono gli slogan poco efficaci. Leggerli o non leggerli è la stessa identica cosa. Sono molto più belli i cartelloni fatti nelle altre città con la stessa foto ma con slogan molto più efficaci. Ogni romano conta. Uno slogan degno del Ragionier Filini. Un 6 nel complesso.
Belli i manifesti del candidato di Casa Pound Simone di Stefano che senza troppi mezzi riesce a fare sempre cose brillanti. Tre aggettivi negativi per descriversi ricordano molto l’idea avuta dai geni che curarono la campagna di Vendola Presidente, ma comunque il manifesto resta uno dei più belli in città. E’ fatta molto bene e comunica un’immagine molto pulita e diretta anche la foto. Lodevole anche lo spot che gira sui social. Senza grandi mezzi economici Casa Pound sta facendo una campagna molto efficace.
Bello ma inutile il manifesto della bimba del Pd. Rivolto a chi capisce il messaggio colto ed elitario e non certamente alla massa che trascorre mediamente 4 secondi ad osservare un prodotto grafico. Dal partito che ancora oggi amministra 14 municipi e che ha governato negli ultimi 3 anni la città, non mostrare i risultati del lavoro svolto ma mettere una bimba con un frase di repertorio è un segnale di grave emergenza. Sembra quasi voler distrarre l’attenzione sulle cose fatte e non fatte e fare appello ad un voto di struttura consolidata. 5 nel complesso.
Soldi (tanti), spesi male, anzi buttati per i manifesti inutili di Alfio Marchini. Ha la dote di essere uno dei candidati con maggiori doti comunicative, ha un logo bellissimo di terza generazione e copre la città con slogan inutili, scontati e poco efficaci su una cornice rossa che conquista poco i moderati. Bella la foto. Con le sue potenzialità ci si aspettava molto di più. E’ un po’ come avere un giorno in vita Mozart e chiedergli di suonare al piano una canzone dei Jalisse. Inoltre gli slogan sono troppi e usciti tutti insieme, tanto da sembrare tutti uguali e annullare l’effetto novità. Lo slogan su chi ti ha tradito sembra rivolto a chi ha le corna.
Un 5- a chi ha curato questa campagna e nella vita dovrebbe occuparsi di altro.
Altro candidato probabilmente fuori dalla corsa è Fassina che ha dei loghi molto carini ma dei manifesti oggettivamente brutti con l’alternanza di giallorosso che più che ricordare una delle squadre della città ricorda i manifesti del Circo Togni. Unico sollievo è sapere che non vedremo per questo mese questi manifesti bruttissimi. Un 4+
Ultima posizione e un 4 pieno per i manifesti di Lavinia Mennuni. Foto orrenda, vestito bianco su sfondo bianco, volto pallido con capelli biondi che sullo sfondo chiaro proprio non si addicono. Slogan inesistente. Peccato per una candidata molto brava che ha grandi potenzialità. A differenza del suo grafico.
Ovviamente la campagna è appena iniziata e abbiamo voluto commentare solo i manifesti legali affissi sugli spazi autorizzati. Aspettiamo nello spazio sottostante i vostri commenti e le vostre sensazioni. Buona campagna a tutti.