– A cura di Andrea Rapisarda – E’ indubbio come l’attuale sindaco di Roma Virginia Raggi dal suo insediamento sia bersaglio di potenti critiche da parte dei mass-media, che spesso propongono idee improponibili – quanto fantasiose – per attaccarla e gettarne discredito sulla sua figura. Fantasticherie generate da una rottura amministrativa che si è venuta a creare con la vincita dei pentastellati nella Capitale d’Italia, con la città che da sempre in passato ha visto amministrazioni fare da collante tra politica e affari poco trasparenti: con il Movimento 5 Stelle sicuramente si è migliorati sotto questo aspetto, mettendo i cittadini in prima persona tra i banchi istituzionali o cercando di azzerare quei rapporti scomodi tra Campidoglio e poteri forti della Città Eterna (ma su questo punto non sono riusciti appieno).
Con la vincita pentastellata è saltato più di qualche tavolo scomodo a diverse personalità, che servendosi dell’attacco mediatico hanno trovato un’ottima arma per il discredito politico verso l’attuale Amministrazione comunale.
Bisogna essere sinceri, i grillini non fanno nulla per limitare questi ipotetici attacchi politici: dopo 100 giorni d’insediamento ancora non hanno dimostrato o fatto nulla, facendo notizia per dispute interne al loro movimento e cadendo in errori amministrativi banali… per farla breve, hanno sempre offerto il fianco scoperto a qualche giornalista di parte.
Si è notata una pesante inesperienza nella gestione dei Municipi romani – dove governano con ampie maggioranze – e in quella del Campidoglio, cadendo in errori banali anche sulle nomine delle giunte: un controsenso se pensiamo come i grillini professassero legalità o trasparenza e addirittura tra le loro fila annoverino un sindaco che professionalmente è avvocato.
Una cattiva Amministrazione locale che offre spesso spunti per essere attaccata e dove qualche giornalista sempre più spesso calca la mano per ingigantire le faccende pentastellate: l’emblema è il caso dell’Assessore all’Ambiente Muraro, bersagliata dai giornali su fatti veritieri spesso enfatizzati dalla fantasia.
E’ vero come l’attuale istituzione in passato abbia avuto contatti – concreti o meno deve stabilirlo la Magistratura – con quel pesante sistema di Mafia Capitale, ma più di qualche reporter si è lasciato andare alla fantascienza per analizzare il caso: in modo ignobile sono state tirate in ballo persone lontanissime dall’attuale figura della Muraro, colpevoli solamente di essere imparentate ad amicizie dello stesso Assessore… insomma in modo forzato – e poco etico – si è cercato un gossip, sbagliando però in pieno la pista d’indagine e infamando così volti innocenti ed estranei a certe dinamiche.
L’ossessione pentastellata per la “stampa di regime” ha portato a un’estrema chiusura dello stesso movimento verso il mondo dell’informazione, che viene puntualmente declassato – per apparenti demeriti – in favore del famoso blog di Beppe Grillo: una piattaforma che per diversi “militanti a 5 Stelle” è diventata paradossalmente una sorta di Vangelo dov’è professata la verità assoluta sui casi italiani. Un rigurgito verso i giornalisti che ha portato l’attuale Amministrazione a non rilasciare quasi mai comunicati stampa o addirittura convocare conferenze: resta da capire se tali silenzi siano figli di una paura per la distorsione delle informazioni oppure un goffo modo per evitare domande scomode che scoprano eventuali lacune amministrative. Il Campidoglio insieme al sindaco Raggi e la sua giunta non ha mai rilasciato informazioni al corpo dei giornalisti, lasciando un velo di mistero riguardo le attività effettive svolte dall’attuale governo romano: un paradosso se pensiamo come i grillini gridavano alla trasparenza nel pieno della loro campagna elettorale.
La fobia di Grillo per la stampa sta degenerando giorno dopo giorno, divenendo così solo una mera giustificazione per difendersi da eventuali ingenuità amministrative o errori: spaventa come si stiano convincendo i simpatizzanti pentastellati all’idea che la voce di Grillo sia la “verità assoluta”, facendo perdere il senso della realtà a queste persone e illudendole che l’informazione dello stesso comico non sia di parte (nonostante i palesi interessi a parlare sempre bene del Movimento). Gridano a un cambiamento del sistema politico e sociale nel nostro Paese: visti gli sviluppi, forse vogliono cominciare facendo breccia sull’ignoranza delle persone!