– a cura di Antonio Pezzopane –
L’hanno definito “il guru” del M5s o “l’ideologo”, “l’oscuro manovratore” quando se ne è voluto parlare male, un effetto collaterale antipatico della notorietà quello dei nomignoli che spesso non ci rendono giustizia. Manovratore si (meglio stratega) ma non di certo oscuro, semmai riccioluto, non alla moda, Gianroberto Casaleggio ha avuto tante caratteristiche che lo hanno reso un personaggio atipico dei protagonisti della politica nazionale, e non solo per il suo aspetto stravagante. Mai primo attore, ma influente regista degli ultimi anni si, ha ed è rimasto l’unico ad aver introdotto una gestione “aziendale” di un movimento politico. Il lettore non fraintenda questa espressione, non contiene da parte di chi scrive alcun giudizio di tipo etico o morale. Al contrario, in un’epoca politica nella quale il finanziamento pubblico va spegnendosi il M5S ha potuto contare su una gestione che gli ha permesso di rinunciare a milioni di euro destinati ” all’attività politica”, in questo è contenuta l’intuizione di evolvere la struttura dei partiti politici da piramidi di vassalli alla torre di controllo di un grande aeroporto.
Una visione centralista si ma in linea con la demo-dittaturocrazia della politica moderna, fatta di comparse di pochi secondi nei Tg della sera. Anche in questo Casaleggio si è distinto, ai suoi ha per lungo tempo sconsigliato, anche vietato, di entrare nei gironi infernali dei palinsesti, un cammino diametralmente opposto dagli uomini politici tradizionali, capaci nel piccolo schermo di oscurare le proprie magagne ma poco avvezzi alla reciprocità della rete. Quella rete che il compianto stratega ha saputo interpretare oltre la sua natura di mezzo di comunicazione, contribuendo a scriverne il linguaggio, spesso anche di cattivo gusto, ma in definitiva capace di cavalcare il vento dell’innovazione e condizionandone le correnti. Gianroberto Casaleggio è stato molte cose, come tutti gli uomini che scrivono almeno un pezzetto di storia conserva una linea sbiadita tra ciò che ha fatto di bene o di male. È stato soprattutto un innovatore, comunque merce rara in Italia e nel mondo.