-di Antonio Mennillo- E’ triste pensare che l”unità sia così difficile da trovare, pur in un momento storico che richiederebbe la massima coesione: eppure sembra difficile trovare unità nel centro-destra, ed anche all’interno di Forza Italia stessa.
Nel giorno del 60° anniversario dell’Unione Europea, infatti, il Presidente del Parlamento Europeo prenderà parte alle manifestazioni ufficiali per celebrare l’anniversario. Purtroppo, però, non tutti sono d’accordo sul valore storico della celebrazione, un valore che prescinde da semplici considerazioni contingenti sullo stato dell’Unione.
Ed è così che ci troviamo dinanzi ad una contro-manifestazione, organizzata dagli alleati di Fratelli d’Italia: la leader Giorgia Meloni, infatti, ha annunciato l’iniziativa sovranista anti-europea per quello stesso giorno.
Ad essa parteciperanno diversi altri alleati, come Matteo Salvini, ma anche personaggi redivivi come Giulio Tremonti.

Fra i presenti, però, anche il forzista Giovanni Toti. E’ un segnale che sicuramente non può far piacere all’elettorato moderato, di cui c’è bisogno ora più che mai: certo, in tempi turbolenti sono necessarie azioni energiche e personaggi forti, ma l’anima moderata del popolo italiano non andrebbe mai ignorata.

I traguardi storici del processo europeo vanno al di là dei problemi dell’Europa di oggi: quella del trattato di Roma era ancora un’Europa dei popoli, un’Europa che aveva deciso di ergersi contro la minaccia del comunismo.
Perciò la cosa migliore sarebbe stata celebrare il nostro passato europeo il 25 marzo, celebrare quell’unione di popoli cristiani e amanti della libertà.
E poi, fatto ciò, scendere tutti assieme in piazza per dire no a quest’Europa dei burocrati e delle tasse.

Di fronte al moloch PD e alla forza arrogante del M5S, non c’è altra soluzione: dobbiamo mettere da parte egoismi, antipatie personali, e calcoli di convenienza: uniti si vince, da soli si cade.