Il Centrodestra guadagna oltre 2 milioni di voti rispetto al 2013. Più 409% della Lega, Meloni raddoppia, Berlusconi perde il 38%. Movimento 5 stelle cresce del 123%. Batosta a sinistra dai 10 milioni di voti di Bersani ai sette milioni e mezzo. Un elettore su 4 è fuggito altrove.
Possiamo provare a fare ogni tipo di valutazione politica sul risultato delle elezioni politiche del 4 marzo, ma il confronto con i numeri delle elezioni del 2013 è un punto di vista imprescindibile per una analisi dettagliata di comparazione dei consensi dei singoli partiti.
Un aspetto che salta immediatamente all’occhio di ogni attento osservatore è che anche alle elezioni del febbraio del 2013 il primo partito fosse il Movimento Cinque Stelle; nonostante ciò in quell’occasione lo stesso movimento che oggi pretenderebbe di ottenere l’incarico da Mattarella preferì umiliare in una storica diretta lo sconfitto leader del PD Bersani . Cosa sia cambiato è però una valutazione di carattere politico che lascio alla vostra riflessione.
Tornando invece all’analisi delle tre coalizioni in campo si nota immediatamente come il centrodestra sia passato dai 9.923 milioni di voti ai 12.147 con un incremento di 2.224 milioni ( 2 milioni in più della coalizione di Bersani del 2013).
Seconda forza per incremento di voti è il Movimento Cinque Stelle che passa dagli 8.691 ai 10.727 milioni di voti con un incremento di sette punti percentuale che in termini assoluti si tramutano in 2 milioni e 36 mila voti in più del 2013.
La batosta del centro sinistra e del PD di Renzi è clamorosa se andiamo a leggere i voti assoluti. La coalizione di centrosinistra di Bersani conquistava infatti nel 2013 10.049 milioni contro i 7.502 di oggi, con una perdita in termini assoluti 2.547 milioni di elettori, uno su 4. Una perdita del 25% degli elettori non è cosa da poco.
Se andiamo a vedere in casa dei singoli partiti notiamo i numeri dell’emorragia del Pd che passa da 8.646 a 6.134 perdendo 2.512 milioni di voti. E’ il dato più eclatante di questa tornata elettorale.
Fortunatamente c’è anche chi cresce.
Il partito singolo che ha la maggiore crescita in termini assoluti e percentuali è la Lega di Salvini che passa da 1.390 milioni di voti ai 5.691, con un crescita del 409%.
Anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni incassa un ottimo risultato passando dai 666 mila voti al milione e 426 , raddoppiando i voti assoluti e portando in aula 50 parlamentari (prima ne aveva solo 9).
Lo sconfitto del centrodestra si chiama Silvio Berlusconi che con Forza Italia passa dai 7.332 milioni di voti del 2013 ai 4.590 di domenica 4, perdendo un 38% netto dei suoi elettori.
Se andiamo invece in casa pentastellati l’incremento netto è del 123%, il terzo incremento in classifica dopo Lega e Fratelli d’Italia.
A fine analisi c’è da notare che la forza politica che cresce di più nel suo complesso rispetto alle elezioni di 5 anni fa è il centrodestra, anche se a qualcuno fa più comodo dire che il movimento 5 stelle sia il vero vincitore e i numeri dimostrino altre tesi.