Ecco l’appello della mamma: “In ognuno di voi sono presenti dei talenti che vi rendono unici e irripetibili e avete il dovere di farli emergere e di svilupparli.
Là fuori c’è qualcuno che invece vuole soffocarli facendovi credere che sia normale fumare una canna, normale farlo fino a sballarsi, normale andare sempre oltre.
Diventate piuttosto i veri protagonisti della vostra vita. E cercate la straordinarietà.
Straordinario è mettere giù il cellulare e parlarvi occhi negli occhi, invece che mandarvi faccine su whatsapp. Straordinario è avere il coraggio di dire a una ragazza ‘sei bella’ invece di nascondersi dietro le domande preconfezionate di ask.
Straordinario è chiedere aiuto proprio quando vi sembra che non ci sia via d’uscita. straordinario è avere il coraggio di di dire ciò che sapete. Per mio figlio è troppo tardi, ma potrebbe non esserlo per molti di voi, fatelo.
A noi genitori invece, il compito di capire che la sfida educativa non si vince da soli, nell’intimità delle nostre famiglie, soprattutto quando questa diventa connivenza per difendere una facciata. Facciamo rete e aiutiamoci tra noi. Non c’è vergogna se non nel silenzio. Uniamoci.
Un pensiero particolare va alla guardia di finanza. Grazie per aver ascoltato l’urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di vedere suo figlio perdersi e ha provato con ogni mezzo a combattere la guerra nella dipendenza prima che fosse troppo tardi. Non c’è colpa né giudizio nell’imponderabile e dall’imponderabile non può che scaturire linfa nuova e ancora più energia per la lotta contro il male. Proseguite”.