Filippo De Bellis, 26 anni è il più giovane candidato della Lega al Consiglio Regionale della Lombardia nel collegio di Milano. In un video si presenta parlando di diritti civili, resistenza e risorgimento. Ed è subito polemica. Nella tradizione di Centro-destra.it intervistiamo ad ogni tornata elettorale il candidato più giovane e con le idee ben chiare e in questo Filippo ha molti assi nella manica.

Filippo quali proposte concrete porteresti con te il giorno dopo l’elezione.

La prima proposta che ho elaborato riguarda i prestiti sull’onore per studenti universitari in difficolta’ economiche; in sostanza si tratta un prestito suddiviso nei vari anni accademici per un importo fino a 18.000,00 euro da restituire entro il trentacinquesimo anno di eta’. Peraltro sono soddisfatto perche’ la proposta e’ stata subito accolta dal Presidente Fontana e sara’ elaborata.

Altra proposta interessante riguarda le semplificazioni per permettere ai cittadini di segnalare problematiche relative alla sicurezza e al territorio direttamente agli enti preposti. Sui miei profili social si possono trovare le mie proposte nel dettaglio.

Lo sai che hai fatto tremare qualche palazzo e qualche segreteria politica. E’ solo l’inizio? 

Immagino a cosa ti riferisci; ha fatto scalpore una recente intervista concessa a Fanpage nella quale ho dichiarato di essere favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e di essere contrario all’adozione da parte di gay e lesbiche; tuttavia, su ogni argomento sono sempre pronto al confronto, senza pregiudizi ideologici.

Peraltro In questi giorni sto incontrando tanti giovani coetanei, preoccupati per il perdurare della guerra in Ucraina.

Anch’io sono preoccupato.

I media non ci raccontano che ogni giorno, oltre ai civili, muoiono centinaia di soldati.

Questi soldati sono ragazzi e ragazze della nostra eta’ che da una parte, difendono la loro comunita’ e dall’altra, parlo dei soldati russi, sono mandati a morire da un dittatore criminale.

Un’intera generazione di giovani sacrificata alla guerra.

Ma anche sulla guerra la vecchia politica non discute; siamo tutti allineati all’Unione Europea.

Bene, questo e’ corretto; tuttavia noi giovani ci chiediamo:

L’Europa quali iniziative di pace ha avviato? Quali sono le proposte, non banali, per uscire da questa situazione? Cosa puo’ offrire l’Europa sul piatto delle trattative? Non siamo informati di nulla. Dobbiamo aumentare la pressione diplomatica e anche Regione Lombardia deve fare la sua piccola parte e inoltrare una sveglia all’Unione Europea.

Sto lavorando, insieme ad altri giovani, ad una apposita delibera regionale. Anche su questo tema sono pronto a confrontarmi senza pregiudizi.

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