Ha quadruplicato i consensi, creato un partito che stravince al nord e convince il sud e il Washington Post lo celebra come ‘uomo geniale capace di portare il centrodestra al Governo’.
A cura di Giorgio La Porta – Nel centrodestra c’è stata la più grande rivoluzione elettorale dal ’94 in poi. Il centrodestra ha un nuovo leader, Matteo Salvini, 45 anni leader carismatico della Lega. Un cambiamento non solo del leader ma del modo di fare politica. Una Lega che stravince al nord doppiando Forza Italia, strappa le regioni rosse come l’Emilia, l’Umbria e mezza Toscana e non spaventa il sud, anzi convince il popolo meridionale.
Il 17% degli italiani ha messo la croce sul simbolo della Lega e non sono solo elettori di centrodestra delusi da Berlusconi. Gli elettori delusi sono scappati e soprattutto al sud sono andati da Grillo. Tra gli operai, gli agricoltori e il ceto medio produttivo del centro-nord c’è il cuore del nuovo elettorato leghista.
Dal 4% del 2013 al 17% di domenica scorsa con una truppa parlamentare che passa dai 33 attuali parlamentai ai 110 già eletti nel proporzionale, più la quota leghista nei 170 eletti direttamente nei collegi uninominali che dovranno decidere a quale gruppo parlamentare iscriversi.
Qualche giorno prima del voto avevamo analizzato il successo della comunicazione di Salvini sottolineando gli oltre due milioni di like alla sua pagina e il milione e trecentomila interazioni settimanali che lo portavano al primo posto in Italia, ancor prima di Di Maio e del Movimento 5 stelle. Quei due milioni di like nelle urne sono diventati 5.3 milioni di voti, una vera e propria valanga che ha scritto una nuova pagina nella storia politica italiana.
C’è un centrodestra al 37,5% guidato da un Matteo Salvini e un Movimento 5 stelle al 32% guidato da un giovane Di Maio che fino a 5 anni fa si occupava di altro nella vita. C’è un cambio generazionale importantissimo e il coinvolgimento dei due leader avviene sia con il contatto diretto sui social, sia con i tradizionali incontri di piazza, nei mercati. La Lega è stata l’unica forza nel centrodestra a sfidare una piazza e la sfida di Piazza Duomo è stata un successo senza precedenti. Oltre 50 mila persone in piazza e 22 mila italiani in diretta facebook incollati al tablet per seguire quel comizio.
C’è qualcosa di nuovo anche nel centrodestra perché la speranza di una giovane classe dirigente che non sia diretta espressione di Arcore è, di fatto, una novità che cambia l’intero scenario politico. Tanti elettori che hanno abbandonato la coalizione per altri lidi ora sanno che c’è un nuovo leader che non si siede al Nazareno e la speranza può ripartire.
Arriva in queste ore anche un endorsement importante dal Washington Post che definisce Salvini un genio capace di portare la destra italiana al governo del Paese. E’ importante ciò che nei prossimi mesi verrà costruito anche oltreoceano per creare il maggior numero di relazioni possibili per sostenere un futuro governo di centrodestra.