Per uscire dalla crisi di Governo il centrodestra potrebbe appoggiare un Governo istituzionale che accompagnerebbe il Paese al voto, guidato dal Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
A cura di Giorgio La Porta. Se la crisi di Governo non si dovesse risolvere e continuassero a volare gli stracci a sinistra, il centrodestra sarebbe pronto a fare un passo avanti, dettando però delle condizioni precise per un Governo Istituzionale a tempo che accompagnerebbe il Paese al voto in primavera.
Sembrano strani i passi avanti di Salvini e il silenzio dei forzisti, mentre Giorgia Meloni ha già alzato la voce escludendo qualsiasi possibile collaborazione con Pd e M5S.
Ma se la crisi non si dovesse sbrogliare e servisse un Esecutivo ampio capace di coinvolgere tutti, allora il centrodestra potrebbe chiedere la testa di Conte, non per metterci Mario Draghi che è una figura che senza alcun problema potrebbe puntare a ben altri ruoli, ma pretendere che a guidare Palazzo Chigi ci sia la seconda carica dello Stato, ovvero il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
Se c’è da affrontare l’emergenza e bisogna coinvolgere tutti, non si può pretendere di tenere a Palazzo Chigi chi ha puntato il dito contro i leader dell’opposizione sovranista.
In queste ore circola nei corridoi questa ipotesi che potrebbe mettere d’accordo il Centrodestra, non dispiacerebbe al Colle e neanche alla sinistra più istituzionale. L’unico soggetto che potrebbe leccarsi le ferite è proprio quel Movimento 5 stelle che vede in Conte l’unico appiglio prima del baratro, ma a questo punto la sua opinione è del tutto irrilevante.
Un Governo senza Ministri politici, con un mandato di pochi mesi per accompagnare gli italiani alle urne e guidato dalla figura istituzionale più alta in Parlamento e votata dal centrodestra, potrebbe essere una buona soluzione per uscire dai litigi quotidiani della maggioranza e riconsegnare Palazzo Chigi ad un Governo finalmente eletto dagli italiani già prima della pausa estiva.