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ALITALIA, MACRON, DISOCCUPAZIONE: LA PAROLA A CARLO COSTALLI DI MCL

Renzi ha stravinto le primarie, che Pd sarà ora?

Renzi ha sicuramente vinto in modo importante, schiacciante all’interno di un partito che però è ridimensionato, lo è nei numeri di chi è andato a votare e nei suoi grandi elettori. Storicamente baluardi della sinistra come la Toscana hanno fornito numeri di votanti al di sotto delle attese.

Sicuramente questo è indice di disaffezione, Renzi lancia segnali di apertura rispetto al suo piglio iper decisionista, vediamo se sarà capace di ricompattare il quadro. Basta che non riparta in quarta con l’idea di fare tra pochi mesi il presidente del Consiglio. Gli italiani non si sono dimenticati del 4 dicembre dove hanno bocciato lui più che la riforma.

La vittoria di Macron che Europa ci consegna?

Ci consegna intano un’Europa, se avesse vinto Le Pen, che io comunque non ritengo una nazista, come hanno detto in molti ci sarebbe stata un’altro scenario. Io tifavo per i gollisti e non sono un iper simpatizzante per Macron, il cui carro è ormai sovraffollato da ambo le parti, ma essendo uno di quelli che questa Europa la vogliono mantenere, seppur migliorata, la sua vittoria è un passo avanti.

In un solo mese i disoccupati over 50 sono aumentati di 59mila unità. Cosa pensa della situazione generale del lavoro?

Non è stata una sorpresa purtroppo, perché in Italia su questo tema il Governo da qualche tempo mette la cenere sotto il tappeto manovrando come meglio crede una serie di indicatori e mettendo insieme il precario con i lavori a reddito insufficiente e con i voucher, cercando di far emergere solo uno zero virgola in più di una statistica. La ripresa è insufficiente, c’è solo in poche aree del paese e non scaturisce aumenti dell’occupazione, soprattutto per gli over 50. Questo porta alle tensioni sociali cavalcate dalle posizioni iper populiste.

Questo Governo non fa nulla e quindi non sbaglia, ma ha sbagliato soprattutto quello precedente, raccontandoci una legge, quella del Job act, buona solo per l’opinione pubblica.

Come si dovrebbe intervenire su Alitalia?

Ereditiamo una situazione compromessa da anni di errori, è chiaro che questo punto non ci possono e non ci devono essere interventi di Stato. Venderla sarebbe la soluzione migliore anche non crediamo che chi comprerà l’Alitalia, la compri a scatola chiusa. Altrimenti non vedo altra soluzione che farla fallire e poi ripartire. Ritengo un errore il voto sul quel referendum anche se gestito male pubblicizzato male, ma era anche l’ultima opportunità per salvarla.

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