Con questo articolo inauguriamo una stagione di interviste agli amministratori locali del centrodestra. Giovani che ogni giorno dedicano il loro tempo e le loro energie migliori all’impegno sul territorio. Iniziamo con Claudiu Stanasel, primo degli eletti della Lega nel Comune di Prato. Primo anno da Consigliere Comunale: è il momento di fare un primissimo bilancio dell’attività consiliare.
Claudiu è un giovane romeno di seconda generazione, classe 94’, residente a Prato, nel cuore della rossa Toscana. La sua è una storia del tutto particolare che lo ha visto arrivare in Italia all’inizio dell’anno 2000, insieme alla sua famiglia. Qui ha portato avanti e concluso il suo percorso scolastico, integrandosi completamente nel tessuto sociale della città più multiculturale d’Italia. Il suo percorso politico è iniziato all’età di 18 anni con Forza Italia, partito con il quale nel 2014, ha poi partecipato alle elezioni amministrative della sua città, ottenendo ben 185 voti senza riuscire però ad entrare in Consiglio Comunale, per pochi voti. Da lì ha iniziato un lungo lavoro che lo ha portato da Prato in tutta la Toscana grazie ad una serie di progetti coi quali è riuscito a ritagliarsi un ruolo politico di livello nel panorama del centrodestra regionale. Nel 2018 è entrato nella Lega di Matteo Salvini, partito col quale successivamente è riuscito ad entrare in consiglio comunale, grazie al risultato ottenuto alle elezioni amministrative del 2019. Un risultato straordinario, il suo, che lo ha visto ottenere 442 voti, primo nella lista del Carroccio e secondo per numero di voti in tutto il centrodestra pratese. Un grande risultato per chiunque, se non fosse che Claudiu abbia dalla sua sia la giovane età che le origini straniere, motivi per cui questo successo ha preso ancor più valore e importanza. In seguito, è stato votato e nominato Vice Presidente del Consiglio Comunale, un incarico che per la prima volta è stato assegnato a un così giovane consigliere nonchè ad un cittadino romeno. Da allora è riuscito a ritagliarsi sempre più spazio sulla stampa locale, regionale e nazionale, portando avanti progetti ed iniziative importanti e facendosi conoscere per prese di posizione e considerazioni politiche che ne hanno fatto parlare e discutere. –
Il tuo percorso politico ti ha portato da Forza Italia alla Lega. Come e perché?
Ho iniziato la mia attività politica durante gli ultimi anni di scuola, quando decisi che volevo saperne di più di questo mondo che da sempre mi aveva incuriosito. Venni avvicinato dai rappresentanti locali del movimento giovanile di Forza Italia, coi quali iniziai un percorso che mi portò a diventare Rappresentante degli Studenti all’Istituto Tullio Buzzi, una delle scuole superiori più rinomate di tutta la Regione Toscana. Mi sono sempre ritrovato nei valori liberali e nella cultura storica e politica su cui ha poggiato le basi il partito di Berlusconi. Ho imparato tanto lavorando prima a livello locale e poi a livello regionale e nazionale. Devo tanto a questo partito e a tutti coloro che sono stati al mio fianco e che mi hanno permesso di crescere. Sono arrivato a diventare dirigente regionale all’interno del partito, dopo avervi lavorato per oltre 5 anni. Nel 2018 ho deciso di cambiare per vari motivi, primo dei quali perché non riconoscevo più il partito in cui ero entrato anni prima. Credo che in politica come nella vita dobbiamo prendere decisioni difficili, come quella che ho preso entrando nella Lega e lasciando un mondo che per molti anni è stata la mia famiglia. L’ingresso nel partito di Matteo Salvini mi ha ridato forza ed energia. Qui ho ricevuto sin dall’inizio una bellissima accoglienza e ho iniziato un nuovo percorso insieme a una squadra forte e coesa. Ho fatto questa scelta perché ritengo che questo partito abbia ciò che ho sempre cercato: una visione politica chiara e concreta con un programma solido e ben definito, basato su idee e progetti che vengono dal rapporto continuo col territorio. Porterò sempre rispetto e gratitudine a Forza Italia per avermi dato modo di crescere e fare politica nella terra che amo ma nella Lega ho trovato la mia vera casa. Questa nuova famiglia ha creduto in me sin da subito sostenendomi in tutto e per tutto dall’inizio sino ad oggi e sono fiero di poter lavorare ogni giorno per la mia città e la mia regione sotto la bandiera di questo partito.
Qual è il rapporto delle nuove generazioni di stranieri con la politica italiana?
Ho sempre pensato che noi giovani di nuova generazione abbiamo oneri e onori da rispettare e portare avanti quotidianamente con impegno e dedizione. In primo luogo perché dobbiamo dire grazie ai nostri genitori che hanno compiuto sacrifici per poterci permettere di essere qui oggi e avere occasioni e opportunità migliori per le nostre vite. Sono un cittadino romeno, vivo in Europa, a casa mia, a Prato. Qui ho iniziato un percorso politico e imprenditoriale a cui ogni giorno mi dedico con impegno e sacrificio per dimostrare che merito ciò che mi è stato dato. Noi giovani di nuova generazione dobbiamo ricordarci di dire Grazie a tutti coloro che ci hanno da sempre aiutato e sostenuto nel nostro percorso di crescita in questo paese e lo possiamo fare partecipando alla vita economica, sociale, culturale ed anche politica delle città in cui viviamo. Il ruolo dei giovani di seconda o terza generazione nel panorama politico italiano è un valore aggiunto che possiamo e dobbiamo portare in quel percorso di integrazione che sono certo possa far crescere tutti noi. Dobbiamo partecipare in maniera sempre più attiva nella vita politica dei nostri territori portando tutto il buono che c’è dalle nostre culture di origine per riuscire insieme a costruire l’Italia di domani. Alla base di questo percorso devono andare di pari passo sia diritti che doveri affinché sempre più giovani di nuova generazione, come me, possano risiedere in ruoli politici e istituzionali importanti da cui poter fare la differenza. Ho la massima fiducia nei giovani di nuova generazione e sono certo che possano ritagliarsi ruoli importanti e portare grandi risultati per il bene di questo paese che amiamo, rispettiamo e che è per noi Casa.
In Toscana è iniziata la campagne elettorale per le elezioni regionali. Come vedi questa sfida?
Siamo in piena campagna elettorale in quella che è la sfida più importante di sempre nella storia recente della politica toscana. Per la prima volta la regione è contendibile dopo gli ultimi anni che hanno visto il Centrodestra conquistare molti territori storicamente di sinistra. Ho vissuto e partecipato in questi ultimi anni al cambiamento della nostra regione con vittorie straordinarie ed esempi di buone amministrazioni di centrodestra che hanno fatto ricredere tanti cittadini toscani, da sempre abituati a governi di sinistra. Abbiamo quindi una grande occasione e abbiamo sin da subito iniziato questo percorso rimboccandoci le maniche con umiltà, dedizione e tanto lavoro sul territorio. Il centrodestra unito, guidato dal candidato espresso dalla Lega, Susanna Ceccardi, si trova ad affrontare Eugenio Giani, attuale presidente del consiglio regionale del PD e pietra miliare della politica toscana degli ultimi vent’anni. Una sfida che stiamo portando avanti con una visione differente basata sulla concretezza e sull’esperienza dei nostri amministratori locali. Sono convinto che possiamo farcela ed è per questo che sin dall’inizio ho partecipato in prima persona lavorando a questo sogno di cambiamento che tutti i cittadini toscani meritano. Sarà un’estate molto animata qui in Toscana ma sono certo che possiamo arrivare a settembre preparati a fare la storia per garantire a tutti noi un futuro migliore con il Centrodestra alla guida di questa magnifica regione.
Qual è la tua prospettiva per l’Italia del futuro?
Amo l’Italia, la terra che mi ha reso quello che sono oggi dandomi opportunità che il mio Paese, purtroppo, non ha potuto darmi. Questo paese ha bisogno di cambiare passo, di tornare a sognare e riprendere ruolo che di diritto gli spetta nel panorama delle grandi potenze mondiali. Stiamo vivendo ormai da anni una crisi economica e sociale che ci sta lentamente logorando e che non ha fatto altro che aggravarsi con l’arrivo del Coronavirus, che ci ha praticamente messo in ginocchio. Abbiamo tutti assistito all’incapacità totale di questo attuale governo nel gestire la crisi e soprattutto nel panificare la ripartenza del nostro paese. L’Italia ha bisogno di altro e sinceramente si merita molto meglio. Credo in un governo di centrodestra basato su una maggioranza forte e duratura, che rispecchi il volere del popolo e che guidi l’Italia verso la sua rinascita. La nostra visione per il futuro è differente da quella attuale della sinistra del Partito Democratico a 5 Stelle e sono convinto che possa fare la differenza per tutti coloro che vivono in Italia, senza alcuna distinzione. Il centrodestra ha al suo interno idee e visioni differenti con storie e valori diversi ma che insieme, riuniti, possono costituire le fondamenta per un futuro migliore per questo paese. Ho l’ambizione di poter sedere un giorno sui banchi del parlamento italiano con un governo di centrodestra per poter trainare insieme l’Italia verso un nuovo rinascimento e contribuire anche io, nel mio piccolo, a portare un valore aggiunto per dire concretamente GRAZIE a questo paese per quanto mi ha sempre dato.
Quale consiglio daresti a un giovane che vuole avvicinarsi alla politica?
Durante gli ultimi quattro anni ho avuto l’onore di parlare a migliaia di studenti in tutta la Regione Toscana, grazie ad un progetto che ho fondato che si chiama “I Giovani incontrano la Politica”. Questa iniziativa consiste in assemblee studentesche nelle scuole superiori in cui si parla e si discute di temi di attualità e politica con ospiti giovani esponenti dei partiti rappresentati in parlamento. Ho avuto modo di andare in oltre 150 scuole superiori toscane, un percorso che mi ha insegnato tanto e mi ha aiutato molto a crescere perché il pubblico più difficile e complesso è quello costituito dai giovani. Ho visto quanto la politica e l’attualità effettivamente siano temi interessanti per i giovani e ho capito che bisogna stimolare le loro menti grazie ad un confronto serio e costruttivo. Insieme a tanti avversari politici abbiamo dato vita a qualcosa di nuovo in questa regione e sono fiero del grande lavoro fatto perché sempre più giovani si sono avvicinati al mondo della politica e soprattutto sono riusciti a creare un proprio pensiero critico. Roberto Benigni, tempo fa disse una frase che mi ha fortemente segnato: “Io non vi dico di rispettare la politica, io vi dico di amare la politica perché è la cosa più alta del pensiero umano per costruire la nostra vita insieme”. Ho sempre ripetuto questa frase ogni volta che ho potuto perché ci credo profondamente ho la massima fiducia nelle nuove generazioni. Noi dobbiamo entrare in politica e possiamo diventarne i protagonisti per portare un nuovo modo di fare politica basato sul confronto, sulla meritocrazia e sul rispetto. Questa deve essere una sfida di tutti, indifferentemente dal partito o dal movimento in cui militiamo, perché va oltre questo e ne va del nostro futuro. Ai giovani dico “credeteci e impegnatevi” perché potete e dovete essere protagonisti nelle scelte che incidono sul vostro futuro.