-di Simone D’Aversa- Mario Adinolfi un Uomo di sinistra, professa che la sinistra sta con gli ultimi, contro i falsi miti di progresso. Questi ultimi sono i bambini senza voce senza parola, i sofferenti, gli addolorati senza speranza. Ripudia il Partito Democratico, in quanto è un partito liberale che lede i diritti della persona e lacera la famiglia. In questi giorni dove il ddl Cirinnà è un argomento rovente, accende gli animi della politica italiana e fraziona la classe politica, il giornalista Adinolfi sostiene: “Il DDL Cirinnà stravolge il tessuto sociale, il governo usa la lingua inglese per ingannarci ed un bambino nasce da una mamma ed un papà. Gli omosessuali hanno un limite di natura, quello di non poter generare figli, che fa scaturire un’ invidia che sfocia nella tracotanza.” Contrario alla stepchild adoption, spiega: “trasforma le persone in cose, il bambino diventerá una merce e la maternità un bene commerciale di consumo; lui sará selezionato grazie ad un catalogo, che ne definirá l’ aspetto fisico, secondo i gusti dei partner omosessuali. La stepchild adoption porterá ad eliminare o non riconoscere “le cose fallate”, avendo pagato la coppia esige il “prodotto” come richiesto rispetto al catalogo. Con le adozioni alle coppie omosessuali viene sfruttata la donna, donatrice e portatrice, per un mero guadagno. Il bambino non potrá mai conoscere il vero padre e la vera madre, poiché durante la fecondazione gli spermatozoi saranno mescolati e la donatrice rimarrá segreta.” Questo disegno di legge é stato proposto sotto l’ impeto di Sergio Lo Giudice (PD) per legitimare la sua adozione pagata 100.000 euro, d’altronde questo governo ci ha abituati al conflitto d’interessi, Boschi con la vicenda del salvataggio di Banca Etruria ed il divorzio breve con Alessandra Moretti. L’ esempio per antonomasia per le rivendicazioni omosessuali, per quanto concerne l’ adozione, è Elton John. Il cantautore promuove il business di fabbricare e comprare i bambini. Elton John disse “Quando Zac saprà che non avrà una madre gli si spezzerá il cuore” ciò sta a sottolineare le perplessità del musicista sull’ argomento. Continua Adinolfi: “Questo DDL prevede anche la pensione di reversibilità, tutto ciò è superfluo. La pensione di reversibilità fu creata per salvaguardare le vedove, che non avevano un occupazione lavorativa.” Anche la nostra costituzione all’ Articolo 29 preserva e riconosce la famiglia come base della società: “Riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.” Adinolfi auspica che questa rivoluzione in difesa della famiglia veda proprio l’Italia come testimone della verità, con un informazione integra e corretta seguita da mobilitazioni e resistenza.
Sull’eutanasia e l’ aborto lo scrittore afferma: “Legalizzare l’eutanasia é una follia”. I dati ISTAT attestano la tesi del giornalista. Olanda, Belgio e Lussemburgo nel 2001 appena autorizzato il suicidio assistito si sono presentati 70 casi, negli ultimi anni siamo arrivati a 20.000 casi. In questi paesi la legge non prevede la presenza di malattia terminale. Basta avere un gravissimo disagio psicologico, poiché allo stato conviene sopprimere una vita con 13 euro che spenderne 500.000 euro per curare. Conclude Adinolfi: “Il Modello mondiale come razionale e vincente non è certamente il migliore, preferisco il modello San Giovanni Paolo II “Il modello felice dell’ eccezione italiana”. All’aborto, l’eutanasia e l’ utero in affitto bisogna dire no.”