-di Simone Paris- Solitamente l’estate è un ottimo periodo per la formulazione di idee e pensieri da mettere in atto nei successivi mesi: questa fertilità e vivacità culturale è ben visibile nel centrodestra italiano. Questo weekend sarà animato da tre grandi eventi che proveranno a definire il futuro prossimo del la politica italiana e di tutte le forze che si ritengono alternative a Renzi e alla sinistra. Venerdì e sabato si tiene al Megawatt di Milano la convention programmatica di Stefano Parisi per mettere a punto “una vera e propria agenda di governo”. Interessante sarà ragionare sui contenuti programmatici che fuoriusciranno da questa due giorni e capire se Mister Chili possa lanciare un’OPA su Forza Italia e per estensione all’intero centrodestra italiano; così come sarà fondamentale osservare attentamente la platea per analizzare le personalità presenti che ragionano sulla sottile distinzione dell’ “andare, del non andare oppure andare e nascondersi in un angolo”. Parisi potrebbe essere la ventata di novità che può permettere al partito berlusconiano di risorgere, ma deve prima sconfiggere le resistenze interne al suo partito portate avanti soprattutto da quelle persone che rischiano di essere sopravanzate e rottamate. Tutto pronto per il classico raduno della Lega Nord a Pontida, in cui si saranno tre giorni di dibattiti e assemblee che culmineranno, domenica 18 settembre, con il classico rito dell’ampolla che ogni anno attira migliaia di militanti e sostenitori del Carroccio. Salvini dovrà mettere in atto nei prossimi mesi una strategia vincente che gli permetta, in prima istanza, di sconfiggere gli avversari interni (Maroni e la vecchia guardia bossiana) in vista del prossimo congresso federale e lanciare una nuova linea politica per poter assumere il controllo del centrodestra italiano. Inoltre Fratelli d’Italia celebrerà il primo “referendum propositivo” nella storia d’Italia con una gazebata che si terrà nelle principali città italiane sabato 17 settembre per chiedere direttamente ai cittadini di esprimersi sui temi prioritari delle politiche di governo: Unione Europea ed euro, immigrazione, tasse, riforme e presidenzialismo, lotta all’integralismo islamico. Il partito della Meloni vuole che siano proprio i cittadini a dettare le condizioni ai partiti del centrodestra sui presupposti irrinunciabili da cui deve ripartire una proposta politica vincente alternativa alla sinistra e a Renzi. Il centrodestra italiano così come lo abbiamo conosciuto nel sistema bipolare che ha caratterizzato l’Italia per quasi due decenni è finito e adesso va rifondato a partire dalla partecipazione, dalle idee e dai contenuti. Questa fertilità culturale e questa vivacità di idee è un buon punto di partenza; per ricreare un nuovo e vero centrodestra vincente e alternativo a Renzi e alla sinistra si deve ripartire dalle persone, dagli elettori di centrodestra e non può avvenire tramite oscuri giochi di palazzo e di potere. L’investitura di un nuovo leader non deve essere calata dall’alto, ma deve provenire dal basso ed essere basata sul merito e sulle capacità, ampiamente presenti nei numerosi amministratori locali sparsi nell’intera penisola e nei giovani che si impegnano per la Politica.