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L’ACCORDO REGGE. CENTRODESTRA CONQUISTA LA SECONDA CARICA DELLO STATO

Il centro destra conquista la seconda carica dello Stato. Elisabetta Casellati di Forza Italia nuovo Presidente del Senato, Roberto Fico del Movimento 5 stelle nuovo Presidente della Camera, PD e LeU inutili e fuori da ogni trattativa.

Dopo le dure ore di confronto all’interno del centrodestra, questa mattina il Senato ha votato per una figura di alto profilo istituzionale e con una indiscussa carriera alle spalle.

È stato così riconosciuto alla coalizione arrivata prima alle elezioni del 4 marzo con il 43% dei parlamentari il ruolo più importante in questa partita, mentre al movimento 5 stelle che conta il 36% dei parlamentari è stata affidata la Presidenza della Camera.

Ora sarà importantissimo vedere quali equilibri verranno stabiliti all’interno degli Uffici di Presidenza. Tecnicamente il Presidente della Camera ha un ruolo istituzionale importante, ma ogni sua decisione deve essere approvata da un Ufficio di presidenza nel quale vengono rappresentati tutti i partiti. Il presidente di una camera senza la maggioranza in ufficio di presidenza è, di fatto, una vittoria mutilata perché tale figura può proporre ma non può disporre assolutamente nulla.

Ad esempio nel collegio dei questori che è composto da tre deputati e che prevedibilmente in questa legislatura saranno ognuno di una coalizione diversa bisognerà avere due questori su tre per poter approvare le tante proposte innovative sui bilanci, sui tagli alla spesa del palazzo stesso.

Se la legislatura fosse breve, anzi bravissima, nei pochi mesi Fico potrebbe essere avvantaggiato da alcuni provvedimenti spot che in qualche modo farebbero crescere il movimento cinque stelle; altresì una legislatura di medio termine potrebbe impantanare il Presidente che al momento rappresenta una minoranza all’interno dell’ufficio di presidenza, ma al contempo ne rappresenta la più alta carica. È un po’ come se facessimo il paragone di un sindaco con una un consiglio comunale contrario, con la differenza che l’ufficio di presidenza non può sfiduciare il presidente ma al tempo stesso il presidente è in qualche modo sottomesso alle decisioni di questa istituzione.

Passando al Senato sarà importante vedere come la neo eletta Elisabetta Casellati porterà avanti il suo alto ruolo istituzionale in una legislatura difficile, senza una maggioranza netta uscita dalle urne del 4 marzo e con una sinistra che è totalmente marginale per ogni scelta dei prossimi mesi.

E’ iniziata una nuova fase e la prima buona notizia è che due coalizioni che contano insieme il 79% dei parlamentari non si sono fatte sgambetti e si sono potute fidare reciprocamente. Chissà che non sia la premessa per qualcosa di molto più importante.

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