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BUON COMPLEANNO CENTRO-DESTRA.IT – RACCONTIAMO QUESTO ANNO DI NOI

Buon compleanno centro-destra1100 articoli pubblicati, 20 mila follower su twitter, 6000 su facebook, 1,2 milioni di italiani hanno letto i nostri articoli. Con il primo compleanno della nostra redazione è tempo di bilanci e di raccontare la nostra storia. 

– a cura di Giorgio La Porta – Ripensando a quei giorni, a quelle ore frenetiche la prima idea che mi viene in mente è il film the social network. La frenesia e la voglia di innovare l’informazione sono le stesse, per i risultati ci penserà la storia. L’energia dei dieci ragazzi che volevano aprire una piattaforma di centrodestra libera dai poteri forti e dai condizionamenti degli editori è il segreto di un progetto che oggi compie un anno.

Un anno di noi, di lavoro intenso, di articoli, nottate, inchieste. Un anno con 20 mila follower di twitter sempre affamati di buona informazione e di 6000 like su facebook che crescono costantemente. Un anno che ha portato un milione e duecentomila italiani a leggere i nostri articoli. 

Un anno a seguire elezioni estere e nottate di attentati, elezioni comunali e disastri climatici, senza mai cedere alla stanchezza e rinunciando a tanti momenti di vita privata.

Lo facciamo per passione e non per denaro ed è questo un segreto del nostro lavoro. Nessuno di noi ha guadagnato un solo euro, ma anzi spesso e volentieri abbiamo rinunciato a qualcosa per autofinanziare il nostro progetto. Siamo fatti così.

Nessuno oggi si avvicina più alla militanza e alla politica. Se a un giovane chiedi di farsi una tessera di un partito, dopo averti guardato storto e sospettoso ti chiede cosa possa farci con una tessera. E se per anni hai militato e creduto in un progetto politico, nella migliore delle ipotesi ti cadono le braccia.

Poi però un po’ per caso e un po’ perché credi che non tutto sia perduto crei un contenitore passando ore e ore del tuo tempo libero, passando intere nottate sul pc a progettare, disegnare, scrivere. E incontri delle persone che vogliono investire il proprio tempo e le proprie energie nel tuo stesso progetto.

Ecco allora che allora i tavoli della Feltrinelli, di un Mc Donald’s, piuttosto che un corridoio della facoltà di Scienze Politiche diventano una preziosissima redazione. Il tuo skype e la tua scrivania di casa diventano la tua postazione di lavoro dove discutere e organizzare il tuo lavoro e il tuo whatsapp diventa quel luogo dove oltre a darti il buongiorno e la buonanotte diventi parte di una comunità umana che crea ogni giorno le pagine e gli articoli di domani.

Dopo un anno siamo in 37 a scrivere per centro-destra.it, ognuno con la propria idea e nessuno con la possibilità di imporsi sugli altri. Uno spazio aperto a tutti dove può trovare spazio l’intervista al capogruppo della Lega, piuttosto che a Giorgia Meloni o a Giovanni Toti. Non abbiamo una linea editoriale e non abbiamo un editore che ci dica cosa dire e cosa non dire e questo vale molto in un Paese che ha un’informazione degna del terzo mondo.

Un lavoro che lentamente e costantemente porta sempre di più a far conoscere la nostra piattaforma. Ecco trillare finalmente il telefono per ricevere qualche chiamata da qualche personaggio nei palazzi interessato al nostro progetto e a dare qualche voce di corridoio che ti permetta di avere una lettura più chiara delle vicende politiche. Iniziano i viavai frenetici per i corridoi del Transatlantico dove si formano capannelli di giovani parlamentari curiosi, ai quali spieghi che non cerchi né soldi né editori ma solo giovani validi e informazioni da pubblicare. Cresce così giorno per giorno il nostro progetto.

E’ molto più bello di quando lo misi su carta circa due anni fa.

Il centrodestra si spaccava, la guerra Berlusconi-Alfano-Meloni mieteva vittime e creava confusione e divisioni tra gli elettori, eppure dal mio blocchetto disegnavo, senza alcuna esitazione, la freccia a destra della nostra testata e registravo il sito centro-destra.it

In questo anno le singole passioni dei ragazzi hanno portato tantissime innovazioni, dalle video interviste ai sondaggi, dalle presenze ai convegni giovanili a una altissima presenza agli eventi locali.

Oltre alla totale assenza di una linea editoriale imposi una seconda regola. Nessuno avrebbe mai conosciuto l’andamento degli accessi di un singolo articolo, ma mi impegnavo ogni settimana a comunicare il totale delle visite al sito. Perché siamo una squadra e i numeri buoni o cattivi si fanno insieme e non avrei mai voluto la rincorsa disperata di notizie popolari pur di fare numeri. Non possiamo né dobbiamo scadere in quelle trappole che ti fanno pubblicare link con scritto ‘guarda cosa è successo di straordinario’.

No, abbiamo una dignità e lavoriamo volontariamente per fare buona informazione e non per cercare dei click sul nostro sito. Preferivo che un ragazzo scrivesse un articolo su un argomento che lo appassionasse, anche se questo sarebbe stato letto solo da 10 persone, piuttosto che facesse cose che non ci gli sarebbero piaciute ma che ci avrebbero portato qualche visita in più.

Eravamo solo 10 ragazzi senza alcun mezzo, ma avevamo un progetto.

Dopo un anno abbiamo, oltre al progetto, delle responsabilità precise. Siete stati un milione e 200 mila a entrare in questo anno sulla nostra pagina. Non parlo di visite ma di visitatori unici. Un italiano ogni 60 ha letto almeno un nostro articolo, votato un nostro sondaggio o visto una nostra intervista. E’ per noi un onore grandissimo stare ogni mattina sul vostro tablet o il vostro telefono, così come è un onore ogni lunedì mattina raggiungere migliaia di e-lettori con la nostra newsletter.

Siamo qui e vogliamo crescere ancora. Sosteneteci, e-leggeteci e continueremo a dimostrare che le nostre idee e i nostri valori possano affermarsi anche senza progetti milionari finanziati da ricchi editori.

Non costiamo nulla e l’unica energia di cui abbiamo bisogno ce la date voi, leggendo e diffondendo i nostri articoli. Non è questa una piccola grande rivoluzione editoriale? I ragazzi sanno che non mi piace essere definito direttore, perché non dirigo ma al massimo coordino e lancio le loro idee. Eppure per qualche secondo voglio appropriarmi di questo termine solo per ringraziarvi uno ad uno di questo anno impegnativo e ricchissimo di emozioni. Quelle emozioni che la politica non trasmette più e che cercheremo di rimettere in moto insieme all’entusiasmo del popolo di centrodestra, fatto sempre di più di gente come noi, gente con passione, coraggio e voglia di non smettere mai di crederci.

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