Approvata all’unanimità alla Camera la proposta di legge Baldelli per la sospensione dei maxiconguagli di luce e gas a danno dei consumatori. Una vera e propria rivoluzione che deve essere urgentemente confermata al Senato. Abbiamo intervistato il promotore della proposta.
A cura di Antonio Canto – Simone Baldelli, classe 1972, giornalista, già Consigliere Regionale, Deputato dal 2006 e Vice Presidente della Camera dei Deputati dal 2013, – con uno spiccato senso della satira – porta a casa un risultato importante con il disegno di legge appena approvato alla Camera sulle fatture a conguaglio per l’erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici e quindi le temutissime maxibollette.
La X Commissione della Camera, Attività produttive, commercio e turismo, con la proposta di legge C 3792, dopo tre anni di lavoro costante, riesce a coordinare tutte le associazioni di categoria e le altre forze politiche, cosicché il disegno di legge di Baldelli passi al Senato lanciando un messaggio di speranza nel cuore dei consumatori italiani.
Leggendo la notizia, vengono in mente tutte quelle volte in cui qualcuno si è lamentato per un maxi conguaglio, ingiusto e spesso accompagnato da missive dirette e dai toni minacciosi. Non possiamo esimerci dal chiamarlo per un’intervista.
Com’è nata la legge. Le è arrivata una bolletta da 10.000 euro ed ha deciso di intervenire?
Gli italiani hanno il terrore di aprire la cassetta della posta e trovarci dentro una maxibolletta, una multa, una lettera di Equitalia o qualsiasi altra diavoleria burocratica che ci fa perdere tempo e soldi. Quello delle maxibollette è un fenomeno molto diffuso: io stimo due milioni di persone all’anno. È quasi impossibile non conoscere personalmente qualcuno che ci sia passato, magari più di una volta. Ho iniziato ad occuparmi di questi casi nel 2015 con una interrogazione parlamentare. Poi ho presentato una mozione approvata all’unanimità. Ma fino ad oggi il Governo non ha mai mantenuto gli impegni presi allora. Quindi ho intrapreso la strada della proposta di legge.
La sua proposta ha avuto uno straordinario consenso in aula. Come è stato possibile?
Sì. È stata approvata all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari, dal centrodestra ai Cinque Stelle, dal PD agli ex montiani fino a Sinistra Italiana e MDP.
Quando si parla di temi concreti la politica riesce a fare squadra e Forza Italia è da sempre attenta agli aspetti concreti.
Non sempre la politica riesce a fare squadra, anche se i temi sono spesso molto concreti. Ci vuole una grande pazienza e una grande capacità di ascolto per mettere d’accordo tutti. E non sempre si riesce. Diciamo che in questo caso il tema che ho proposto mi ha reso possibile ottenere il risultato.
Anche se nessuno lo dice, l’approvazione, nel 2005, del Codice del Consumo, pietra miliare dei diritti degli utenti e dei consumatori, fu uno dei tanti meriti dei governi guidati da Silvio Berlusconi.
Quali sono i punti più importanti della proposta salva consumatori?
La riduzione da 5 a 2 anni per la prescrizione delle maxi bollette e la sospensione del pagamento dei maxiconguagli per chi ha presentato ricorso fino all’accertamento della condotta dell’operatore.
Recentemente si parla delle famose bollette a 28 giorni, una mossa azzardata 28 giorni dopo è un film apocalittico di Danny Boyle del 2002., dobbiamo aspettarci maggiore attenzione verso i consumatori nella prossima legislatura per evitare la desolazione dei consumi? Con il gruppo di Forza Italia avete in mente altre iniziative in vista sulla tutela dei consumatori?
Di recente ho presentato una interrogazione per chiedere al governo di intervenire contro le cosiddette “truffe telefoniche”, tanto per citare un altro tema che interessa tantissimi utenti e di cui si parla poco. Funziona così: Ti abboni ad un servizio a pagamento con un semplice click; ma per tornare indietro devi scalare una montagna di adempimenti, a partire da lunghe attese ai call center. Sul fronte, poi, dei diritti degli automobilisti, ho una lunghissima lista di iniziative, a partire dalla battaglia contro l’uso illegittimo dei proventi delle multe da parte delle amministrazioni locali, in particolare di quelle rilevate con strumenti elettronici come gli autovelox.
Mi auguro che nella prossima legislatura vinca il centrodestra e che riesca a tenere alta la guardia sui diritti dei consumatori molto più di quanto non sia stato fatto in questi anni, in cui per difendere questi diritti si è dovuti ricorrere alla redazione di norme che considero sempre una estrema ratio rispetto alle buone prassi. A proposito di norme: la battaglia sulle maxibollette alla Camera è passata all’unanimità, ma non ha nessun senso se poi non diventa legge.
A questo punto tenterò di inserire la norma nella legge di Bilancio in modo da evitare che possa finire su un binario morto al Senato. Su questo, spero di darvi presto buone notizie.