ANGELO LETO BARONE, 34 ANNI E PROMESSA DELLA CHIRURGIA, HA INVENTATO NEGLI U.S.A. AURYZON, UN DISPOSITIVO INNOVATIVO PER RICOSTRUIRE SU MISURA LE ORECCHIE E IL NASO DEI PAZIENTI COLPITI DA GRAVI PATOLOGIE.
UNA RIVOLUZIONE MEDICA CHE POTRA’ CAMBIARE LA VITA DI MILIONI DI PERSONE NEL MONDO. LA PRESENTA IN ESCLUSIVA DAL NOSTRO GIORNALE WEB IN QUESTA INTERVISTA.
– A cura di Giorgio La Porta – Quando si parla di chirurgia plastica, il nostro pensiero vola subito ai personaggi della televisione con labbra rifatte e seni perfetti. Angelo è un giovane chirurgo plastico agrigentino di 34 anni, che concepisce la chirurgia in maniera differente e ha creato un innovativo metodo, insieme a un ingegnere biomedico, Anirudh Arun, per ricostruire su misura orecchie e naso di persone colpite da tumori o gravi patologie. Ne parla in esclusiva dalla nostra pagina e ci spiega come possiamo sostenere questa importante ricerca medica. In fondo all’articolo potete trovare l’audio dell’intervista integrale.
“Sono un ricercatore, un chirurgo plastico ricostruttivo e il mio lavoro ogni giorno è cercare di ricostruire la forma e la funzione di diversi tessuti dei pazienti che arrivano nel nostro ospedale. Quando c’è un labbro leporino, un arto che è stato staccato in un incidente o un carcinoma alla mammella, dobbiamo occuparci della ricostruzione, di riattaccare l’arto o ricostruire la mammella. Si parla di chirurgia plastica per la chirurgia estetica ma è solo una piccolissima parte del nostro lavoro”.
Come nasce l’idea di Auryzon?
“Facendo chirurgia ricostruttiva soprattutto del naso e delle orecchie ci siamo accorti che mancava un metodo per ricostruire le orecchie e il naso che fosse abbastanza veloce. Abbiamo notato in sala operatoria che quando volevamo ricostruire o scolpire la cartilagine, una volta prelevata dalle coste, c’era bisogno di un procedimento che costava 10-12 ore di lavoro.
Abbiamo inventato Auryzon: immaginate una pressa dove mettere la cartilagine. Auryzon ci permette di tagliare e modellare la cartilagine con la misura precisa dell’orecchio.
Stiamo parlando dunque di una ricostruzione esterna di un orecchio…
“Orecchio e naso, nella parte cartilaginea che è la parte più difficile da modellare. La ricostruzione dell’orecchio deve essere fatta in maniera precisa, su misura del paziente. L’idea è di diffondere questo progetto per permettere di avere una ricostruzione su misura anche a chi non può permettersi l’assistenza di professori illuminati negli States. Parliamo di persone più povere che non hanno grandi mezzi.
Non avere un orecchio non è un problema solo estetico. Non puoi mettere gli occhiali, un bambino in età scolare che cresce senza ha problemi anche psicologici dati dalla sua diversità. Spesso i problemi psicologici derivanti portano a un isolamento totale del paziente che non esce più di casa, con tutte le conseguenze che potete immaginare.
La nostra missione è portare la ricostruzione del naso e dell’orecchio a tutte quelle persone che lo hanno avuto amputato a causa di un cancro.
Cosa possiamo fare dall’Italia per sostenervi in questa ricerca?
Abbiamo appena iniziato una campagna di raccolta fondi sul sito Kickstarter.
Abbiamo già un prototipo funzionante ma ci serve costruirlo in metallo per portarlo in sala operatoria e usarlo sui pazienti. Abbiamo la nostra pagina per la raccolta fondi e un obiettivo da raggiungere di 30 mila dollari. Con una piccola donazione di pochi euro, rinunciando anche solo a un caffè o a un cocktail alcolico, ce la potremo fare. Questi soldi ovviamente verranno utilizzati esclusivamente per questa ricerca e non andranno in nessun modo a noi che anzi stiamo finanziando la ricerca con i nostri risparmi.
Abbiamo un obiettivo di 30 mila dollari e qualora non venisse raggiunto, il sito riaccrediterà automaticamente tutti i fondi donati ai donatori stessi. E’ una scommessa che dobbiamo fare tutti insieme e che vogliamo vincere insieme”.
Come social magazine non abbiamo mai sponsorizzato associazioni e iniziative di raccolte fondi; se lo facciamo è perché chi scrive in questo momento conosce di persona Angelo e vuole mettere ‘la faccia’ su questa iniziativa che merita la nostra fiducia. Ovviamente sappi che una volta raggiunto l’obiettivo seguiremo anche lo sviluppo del prototipo e faremo in modo di tenere aggiornati i nostri lettori sull’andamento della vostra ricerca.
“Molto volentieri, anzi fissiamo sin da ora un’intervista per documentare come va la diffusione di Auryzon”.
Siamo onorati di lanciare in anteprima questa ricerca e siamo altresì orgogliosi del lavoro di Angelo e del suo team e faremo di tutto per diffonderlo sui social. Potete fare la vostra parte cliccando sul banner ‘sostieni la ricerca di Auryzon’. Facciamolo ora. Siamo oltre 20 mila solo su twitter e 6000 su facebook. Già da soli, donando qualche euro potremmo realizzare questo progetto. Ci sono pochi giorni. Dobbiamo farcela e fare un piccolo investimento per la ricerca. La ricerca è il futuro e vorremmo che tante persone potessero tornare ad essere serene e felici grazie al lavoro e allo studio di un italiano che ha speso il suo tempo per migliorare la vita degli altri.
Ascolta qui l’intervista integrale: