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A SORRENTO LA SUMMER SCHOOL DI MAURIZIO LUPI.

12009666_10153745971063694_275166165546709960_ndi Carlo Prosperi – Settembre -gli addetti ai lavori insegnano- è tipicamente il mese in cui le forze politiche riorganizzano le proprie strutture e mostrano i propri programmi per l’agenda politica dell’anno successivo.
L’appuntamento per la Summer School di Sorrento, organizzata da Maurizio Lupi, è diventata un turning point per il Nuovo Centro Destra.
Dopo un’estate travagliata, la classe dirigente della forza centrista ha mostrato gli obiettivi della permanenza al governo con Matteo Renzi e spiegato la sua identità ai tanti ragazzi presenti nelle sale dell’Hilton Palace di Sorrento.

In una due giorni con esponenti legati alla storia del Partito Popolare Europeo, non sono mancati tocchi di colore di conservatorismo, alla presenza di Toni Capuozzo, di Paolo del Debbio e quella del coraggioso Sindaco di Venezia Angelo Brugnaro.
“In Europa – ha spiegato nel discorso di chiusura Angelino Alfano sorprendentemente rinnovato nell’estetica e nel linguaggio, quasi un’operazione di repackaging – le forze popolari non si alleano con l’estrema destra, ma con quelle riformiste.”
Nel Parlamento Europeo, ha continuato l’inquilino del Viminale, i popolari governano con i socialisti, e nessuno penserebbe di sedere con l’estrema destra di Salvini e Le Pen.
La Lega era un partito profondamente riformista, e la leadership di Salvini lo ha appiattito su un odio razzista.
Il Presidente di NCD ha lanciato un potente endorsement alla figura di Roberto Maroni, “razionale”, in vista probabilmente di accordi per le prossime elezioni amministrative. Specialmente, Maroni non ha disdegnato la possibilità di avere Lupi come Primo Cittadino di Milano.

Il cammino delle riforme e la crisi dei migranti impongono responsabilità.
La responsabilità di continuare il percorso, assieme alle forze moderate, di trasformazione del nostro Paese, e di evitare che la questione migratoria si trasformi in una conta dei morti nelle titolazioni di apertura dei giornali.
Successivamente, continuare a realizzare il programma che tutti vorremo compiuto: una giustizia più veloce, un fisco più equo e una profonda difesa della famiglia tradizionale.
E, alla scadenza del mandato, andremo da soli. Ne’ nel PD, ne’ nel centrodestra razzista.

Idee chiare, un linguaggio forte, una presenza scenica costruita, una corporeità forte, una forma fisica migliore. Questa volta, ha mostrato il quid. Ora, vedremo le prossime mosse.

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