Secondo una proiezione del Parlamento Europeo Lega e Movimento 5 Stelle otterrebbero un risultato storico nella conquista dei seggi italiani. Crollo del Pd e di Forza Italia, Giorgia Meloni riesce ad entrare.
A cura di Giorgio La Porta – Meno di 100 giorni al voto europeo ed è il Parlamento Europeo a provare a fare le previsioni di come sarà la composizione dell’aula di Strasburgo tra pochi mesi.
Nella proiezione dei seggi italiani c’è un dato eclatante: la coalizione Lega – Movimento 5 stelle che sostiene il Governo Conte porterà a casa il 65% dei seggi spettanti all’Italia.
Andiamo nel dettaglio dei dati della proiezione sulle europee diffusi dall’AGI questa mattina: il primo partito sia in termini assoluti che per conquista di seggi è la Lega di Matteo Salvini che passerebbe dagli attuali 6 ai 27 eurodeputati del prossimo 26 maggio, quadruplicando la sua truppa.
Crescerebbe anche il Movimento 5 stelle che passerebbe dagli attuali 14 a ben 22 parlamentari europei, con una crescita di circa il 30% dei suoi rappresentanti.
Dramma in casa Partito Democratico che 5 anni fa ebbe un boom storico e che oggi si troverebbe di fronte ad un vero e proprio crollo che gli dimezzerebbe la delegazione. Secondo questa proiezione passerebbe dai 31 attuali ai 15 seggi del 26 maggio.
Non tira buona aria neanche in Forza Italia, partito che esprime il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani che passerebbe dagli attuali 13 ad 8 parlamentari e che si vedrebbe così triplato dall’alleato leghista all’interno della coalizione di centrodestra.
Buone notizie invece per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che viene conteggiata per la prima volta nella ripartizione dei seggi e che riuscirebbe a far entrare per la prima volta a Strasburgo una delegazione di 4 parlamentari.
Pessime notizie invece per Più Europa della Bonino che resterebbe fuori dall’Europa e dunque probabilmente dovrà cambiare anche nome e per ciò che resta delle formazioni di estrema sinistra come LeU, Potere al Popolo e così via che al momento non hanno alcuna possibilità di avvicinarsi al 4% necessario per entrare all’europarlamento.
Se è vero che per le europee si corre da soli e senza coalizioni, è pur vero che questa consultazione è l’unica totalmente proporzionale in grado di misurare la forza di ogni singolo partito sia di maggioranza che di opposizione.
I due partiti che sostengono il Governo Conte porteranno a casa il 65% degli eletti e non è un dato assolutamente secondario sulla fiducia degli italiani nei confronti delle forze di Governo. Un dato che potrebbe ulteriormente crescere qualora una forza di opposizione come Fratelli d’Italia dovesse inciampare all’ultimo momento e non entrare a Strasburgo. In tal caso i 4 parlamentari verrebbero ridistribuiti e la delegazione governativa si avvicinerebbe alla soglia storica del 68%.
Altra variabile assolutamente non secondaria è la campagna elettorale che può spostare anche un 5% di voti. In questi 100 giorni che ci separano dal voto europeo ci sono anche le elezioni regionali da affrontare e tante piazze da sfidare. Se il trend è quello che si è visto nell’ultimo anno di consultazioni popolari, queste proiezioni per le elezioni europee dovrebbero essere assolutamente consolidate con i voti reali.