Nella notte di Pasqua, l’ennesimo gesto di rabbia contro la lapide che intitola l’Arena della Rocca di Montefiore (Rimini) all’ispettore capo di Polizia di Stato Filippo Raciti ridotta in frantumi a colpi di martello.
“É la seconda volta che viene presa di mira – dichiara il sindaco Cipriani – Un gesto che offende la memoria di un eroe e tutti noi. Quando si arriva a non avere rispetto neppure dei morti, vuol dire che non esistono più né principi né valori, sta ad indicare che la dignità umana é stata calpestata dall’ignoranza e dal vandalismo peggiore. Questi sono i veri nemici della democrazia, i veri delinquenti, l’anti- Polizia che si nasconde dietro la sigla ACAB”. La forte esposizione del Sindaco Vallì Cipriani dalla parte delle istituzioni e della legalità a molti non é gradita, evidentemente il suo sentimento di forte sostegno per chi indossa una divisa non é apprezzato ed i fatti lo dimostrano. “Ancora una volta dunque” dice il sindaco di Montefiore, “con coraggio rimbocchiamoci le maniche in nome della giustizia ,della verità, della legalità e della Libertà di poter onorare la memoria dei nostri eroi”. “Non si dimentichi mai il sacrificio di Filippo Raciti,” conclude il sindaco Cipriani, “vittima del dovere contro la violenza negli stadi, medaglia d’oro al valor Civile, nonostante fosse stato ferito gravemente, è rimasto al suo posto fino alla morte a garanzia e tutela della sicurezza di tutti”.