Il centrodestra vince la maggior parte delle sfide uninominali. Ecco il grafico delle sfide uninominali dove a vincere è il candidato più forte.
A cura di Giorgio La Porta – No questa mappa non l’ha ancora mostrata nessuno. È la mappa delle sfide dirette dei collegi uninominali, dove si giocava ad armi pari: un candidato del centrodestra, uno del centrosinistra, uno del Movimento 5 stelle e così via. È da domenica che sentiamo dire che questo è il primo partito, questa è la prima coalizione, quest’altro ancora è il candidato più bello e quell’altro è quello più onesto e allora abbiamo sommato i risultati delle sfide dirette di Camera e Senato nei collegi uninominali. Hanno voluto fare un sistema elettorale dove ci fossero delle sfide dirette e dove i collegi fossero vinti da chi arrivasse primo? Ecco come sarebbe oggi l’aula se solo questi ‘primi’ fossero gli unici eletti.
Questi sono i risultati. Il Centrodestra vince 166 sfide dirette, il Movimento 5 stelle ne vince 132 e 37 vengono vinte dalla coalizione del PD.
In molti paesi europei vige il sistema maggioritario secco, senza la quota proporzionale che invece c’è in Italia e che serve ai leader di partito per essere recuperati in caso di sconfitta nel collegio. Se l’Italia non avesse avuto quella quota proporzionale, probabilmente oggi non staremmo a discutere di chi dovrebbe salire al Colle per ottenere l’incarico. Stesso varrebbe se ci fosse stata la precedente legge elettorale in vigore fino al 2013. Sarebbe bastato un semplice premio di maggioranza del 10% per avere oggi una maggioranza stabile, ma gli scienziati seduti al Nazareno non vollero creare vincitori ma solo coalizioni azzoppate che rendessero i partiti centristi fondamentali per ogni scenario e queste sono le conseguenze.