La LEGA di Salvini è il primo partito della coalizione di centrodestra. Emilia, Umbria, Marche e parte della Toscana passano al Centrodestra. Partito democratico sotto quota 20%. Boldrini e Grasso rischiano di restare fuori dall’aula. Il Movimento 5 stelle trionfa al sud.
A cura di Giorgio La Porta. Appena due settimane fa abbiamo commentato la mappa azzurra di Vespa. C’è qualcosa che da allora è cambiato ed è la totale sparizione delle zone rosse che nelle mappe non ci sono più. Se qualcuno vi avesse detto che Emilia, Umbria e parte della Toscana avrebbero abbandonato il Pd anche alle politiche, nessuno ci avrebbe creduto. Anche nelle regioni rosse il centrodestra sfonda e lo fa grazie alla forza della Lega di Salvini che riesce a prendere il 20% in Umbria e a doppiare quasi ovunque Forza Italia, con il record del 30% a Piacenza.
La Lega sarà il secondo gruppo parlamentare della nuova legislatura dopo il Movimento 5 stelle e oggi sarà la giornata del trionfo di Matteo Salvini. Una vittoria meritata e conquistata sul campo, tra comizi, milioni di selfie e abbracci.
E’ la fine del berlusconismo, è la fine della proprietà del centrodestra, l’inizio di una nuova epoca politica.
Il Nazareno è solo un brutto ricordo e tanto Berlusconi quanto Renzi sono stati pesantemente puniti dal voto.
Sul fronte grillino al sud trionfa il Movimento 5 stelle con vantaggi bulgari vicini al 60%. La Sicilia di Musumeci è totalmente ad appannaggio grillino insieme alla Campania, la Puglia e la Basilicata. Il centrodestra da solo non riesce a fermare l’ondata grillina che conquista quasi tutte le sfide uninominali.
A sinistra c’è uno psicodramma e Renzi che puntava ad avere il primo gruppo parlamentare per questioni numeriche dovrà accontentarsi al minimo storico della sinistra che sarà in aula il 4° gruppo in ordine di grandezza. Male anche il partito di Grasso e Boldrini che forse si salva per il rotto della cuffia.
Nel centrodestra va malissimo la quarta gamba di Raffaele Fitto e Cesa che riesce a superare di poco l’1% ma è lontanissima dal 3% necessario per eleggere deputati.
Giorgia Meloni sotto le aspettative riesce comunque a raddoppiare il suo consenso rispetto alle scorse politiche e a portare una buona truppa parlamentare anche in Senato. Gli elettori della Meloni stavolta sono stati vampirizzati da Salvini, forse in chiave anti berlusconiana.
Ci sono le prossime ore e i prossimi giorni per dedicarci coi numeri alla mano alle riflessioni politiche. In questo momento è mattina e i numeri sono 37,10 per il centrodestra, 32,6 per il Movimento 5 stelle, 22,9% per il centrosinistra e 3,2% per Liberi e Uguali.
Sono nate due stelle e ne sono definitivamente tramontate altre due. Niente sarà più come prima. Buongiorno Italia.