Musumeci è presidente della regione Sicilia. Il Pd perde la regione guidata da Crocetta. Dramma domestico per il siciliano Alfano che resta fuori in casa sua.
Un risultato insperato fino a 6 mesi fa, ma con unità e competenza il centrodestra unito e compatto ce l’ha fatta e può farcela anche in primavera. Affluenza identica al 2012, 47,41%, dato che conferma andamento del 2012, non molto positivo. Il centrodestra con Musumeci ha scommesso su capacità, fermezza e competenza che l’ha visto premiato alle urne. Il centrodestra riconferma il 40%, circa, come nel 2012 quando, non andando uniti (Musumeci 25%, Miccichè 15%), si consegnò la regione al peggior governo regionale della Sicilia. Ieri in serata Miccichè ha rimarcato il grande risultato – Abbiamo fatto un miracolo mettendo insieme tutto il centrodestra, fino a 6 mesi fa, si dava per certa la vittoria dei 5 stelle. La vittoria di Musumeci è per la Sicilia, per la buona politica e per il fare che in questi 5 anni è mancato. Se si raggiunge il 40% possiamo vincere con il centrodestra unito anche a livello nazionale – continua Miccichè – La sinistra non l’abbiamo mai considerata un avversario, la divisione è un loro problema. Bene i centristi, a dimostrazione del fatto che candidato capace traina tutta la coalizione, che con questa legge elettorale sono indispensabili. Mentana ha definito questa vittoria un piccolo capolavoro della Meloni, mentre Sorgi dà il merito alla discesa in campo di Berlusconi. La spinta di tutti i leader è stata fondamentale ma questa è una totale vittoria di Musumeci, come uomo e come politico. Il M5S si conferma il primo partito italiano, ne è uscito sicuramente a testa alta, tanti i disgiunti verso Cancelleri dalla sinistra. Esce sconfitto malamente il PD, Crocetta ha fallito e si percepisce, forza di governo in netto calo rispetto a trend nazionale. Malissimo Alfano, che non entrerà nell’ARS, l’alleato più importante del PD stesso, che alle europee di 3 anni fa prese il 9,1% e che giocando in casa dovrebbe avere nella Sicilia la propria roccaforte, in perdita sotto tutti i punti di vista, e questo non può che fare piacere al mondo di destra e del centrodestra tutto.