di Dan Ceres – Forse sono io che non capisco. Gli Americani mi hanno sempre colpito per il loro spirito di appartenenza nazionale e di amore per la propria patria, e spesso lo dimostrano in maniera drammatica, quasi da sceneggiata napoletana (non me ne vogliano gli amici napoletani), mettendoci il cuore, apparentemente.
C’è qualcosa di bello nell’amore che provano per il loro Paese.
Tutti ci ricordiamo decine di film dove la potenza degli USA (e dell’essere americani) vinceva su tutti: Top Gun, Rocky, Over the Top e affini.
Tutti abbiamo presente la spinta patriottica dei giovani che si sono arruolati e immolati in guerre assurde, come il Vietnam, l’Iraq, l’Afghanistan per amore degli USA.
Ma c’è qualcosa di incredibilmente inquietante, allo stesso tempo, nel modo in cui affrontano certe tematiche.
A volte mi chiedo se ci sono o se ci fanno.
Mi chiedo se non si rendano conto di come funzionano veramente le cose nel loro Paese. Che non si chiedano chi veramente detiene il potere e di quali orrendi crimini si sono resi complici nel Mondo nel corso dei decenni.
Mi sconvolge il fatto che pensino ancora che le Torri Gemelle le abbiano tirate giù un gruppo di pastori di Bin Laden, per esempio. Mi sconvolge come abbiano appoggiato Bush, Clinton e Obama nelle campagne belliche successive con la scusa della guerra santa. Mi sconvolge come abbiano visto Obama come un nuovo San Francesco misto a Gandhi, il primo presidente nero. Che bello che bello, siete troppo forti. E ora, pare, che tutto l’establishment (Hollywood in primis) stia soffrendo enormemente perché quella santa donna della Clinton (chiamatela pure Maria Teresa di Calcutta se volete) non abbia vinto le elezioni ma invece le ha vinte quel volgare misogino xenofobo evasore di tasse di Donald J.Trump.
In questo video, che risale alla premiazione di ieri sera dei Golden Globes, Meryl Streep (senza nominarlo) fa una ramanzina strappalacrime contro Trump, dimostrandogli che tanti dei presenti sono stranieri diventati americani e che il tessuto USA è fatto proprio da mille razze diverse ed è la loro forza. Meryl, con un filo di voce e facendo commuovere gran parte della platea, fatta di decine di attori famosi, incarna la delusione di quella parte clintoniana che ancora dopo due mesi non ha accettato la vittoria dello sfidante e sembra aspettarsi 8 anni di campi di concentramento.
Cara Meryl e cari amici americani sostenitori della Clinton. Abbiamo già visto come voi “democratici” abbiate fatto violente manifestazioni di piazza per contestare la sconfitta della Clinton, voi che dichiarate pace, amore e simpatia per tutti. Quando vinse Obama, i repubblicani non hanno fatto ste scene post-apocalittiche da fine del mondo.
E cara Meryl, l’America non siete solo voi. Sono anche i 63 MILIONI di persone che hanno votato Trump. Quindi se date del coglione a lui ripetutamente e pubblicamente, dovete avere il coraggio di darlo anche a 63 milioni di vostri concittadini.
Non avete ancora capito che la Clinton è stata fautrice delle ultime guerre in Siria e Iraq nonché compartecipe della nascita e sviluppo dell’ISIS?
Non avete ancora capito che il 90% delle cose che vi hanno detto in TV su Trump sono solo propaganda faziosa?
Non avete nemmeno un briciolo di rispetto verso il vostro nuovo Presidente che ha tutto il potere di non farvi lavorare più nel magico mondo di Hollywood ma di rinchiudervi per vilipendio nei confronti del Capo dello Stato?
Pensate di essere la Nuova Resistenza contro il Nuovo Hitler, ma vi posso garantire che Trump non è minimamente paragonabile ad Hitler.
Magari sarà un pessimo presidente, questo non lo sappiamo ancora. Ma la mancanza di rispetto “a prescindere” e il grande appoggio che state dando ancora ad una donna che ha più scheletri nell’armadio di Charles Manson, penso sia ridicolo.
Siete stati presi in giro per decenni dai vostri politici e dopo la morte del mitico Kennedy non c’è stato nessuno all’altezza di rappresentarvi seriamente, tranne forse Reagan in qualche momento storico importante. Tutti gli altri vi hanno mentito e soprattutto hanno reso il MONDO un posto peggiore.
State dando la dimostrazione di essere più disuniti voi che Ebrei e Palestinesi in Israele. State dimostrando di non essere affatto democratici, ma dei bambini viziati a cui hanno raccontato una serie di belle favole della buona notte mentre nel mondo la gente moriva per le vostre sante bombe e le vostre politiche antidemocratiche e globalizzatrici.
Ora basta, perché fate ridere il mondo.