Agli italiani piace il centrodestra che governa e nella classifica annuale del gradimento dei governatori di regione, nei primi tre posti troviamo ben due governatori di centro destra. Oggi la vecchia coalizione Pdl più Lega Nord governa solo tre regioni su 20 e di questi tre esponenti ben due salgono sul podio dei governatori più amati dai proprio concittadini. Luca Zaia già riconfermato presidente del Veneto con un voto quasi plebiscitario conquista il secondo posto, mentre Giovanni Toti neo governatore della Liguria ottiene il terzo posto e supera il 60% di gradimento. Non confondiamo però il gradimento con il consenso. Sono scientificamente due valori diversi. Il gradimento non vuol dire che se si votasse domani il 53% dei liguri voterebbero per Toti, ma che i suoi cittadini esprimono voti favorevoli al suo operato e questo è un qualcosa che probabilmente è anche più significativo, perché vuol dire che anche i moltissimi cittadini che hanno votato per le liste di centro sinistra e quelli che hanno votato Grillo nella sua regione, promuovono il lavoro di Giovanni Toti e della giunta di centrodestra.
Il primo posto della classifica è conquistato da Michele Emiliano governatore della regione Puglia che in passato, soprattutto in occasione del referendum sulle trivelle, ha preso una chiara posizione contro la linea governativa del partito democratico. E’ un personaggio che attrae le simpatie e i consensi che vanno ben oltre quello che è il voto al Partito Democratico.
C’è una domanda che però continuiamo a ripeterci. Perché se i nostri amministratori locali, i governatori e i sindaci, sono i veri trascinatori di consenso popolare, quando c’è da fare liste nazionali e promuovere una nuova classe dirigente, vengono prese persone che avrebbero difficoltà a farsi votare anche nel proprio condominio?