-di Andrea Rapisarda- In uno scenario drammatico e che continua a mietere vittime ora dopo ora, il governo Renzi si è dovuto mettere all’opera per affrontare la calamità del terremoto nelle terre del Centro Italia. Mentre tutti gli italiani sono in apprensione per la disastrosa vicenda, l’attuale Premier ha deciso di destinare subito 50 mln d’euro ai comuni colpiti da questo cataclisma: una cifra al momento molto bassa se andiamo ad analizzare i danni che ogni realtà cittadina ha riportato e soprattutto se pensiamo che con quei soldi bisognerà effettuare una prima ricostruzione – a norma e anti sismica – di quelle aree. Infatti saranno necessarie centinaia di migliaia di euro per poter affrontare le spese nel modo più responsabile ed efficiente, calcolando come gli investimenti avranno svariati servizi d’andare a riabilitare (costruzioni cittadine, urbanistica, etc): una cifra quindi che sarà destinata – lo so voglia o meno – ad aumentare.
Per questo Governo i drammatici fatti del sisma sono una prova del nove, poiché dovrà dare la prova di essere capace di fare azioni concrete per il popolo e non solo tante parole (come d’altronde ci ha già deliziato tante volte). Allo stanziamento di fondi per le terre in difficoltà, il ministro Padoan ha già effettuato il blocco delle tasse per i cittadini colpiti dal cataclisma: un decreto già messo in atto nel passato terremoto dell’Emilia Romagna, ma in cui ci auguriamo esiti diversi verso le persone terremotate. Va infatti ricordato come in quel caso la sospensione dei versamenti tributari avvenne per 8/9 mesi, dopodiché il Governo pensò bene di richiedere i dovuti versamenti con gli interessi alle stesse vittime (nonostante queste gente non avesse ancora la casa e riattivato le proprie attività commerciali).
Interventi importanti passano anche dalla progettualità sulla ricostruzione di questi territori e la messa in sicurezza delle zone a rischio: su queste basi Matteo Renzi fa nascere il progetto “Casa Italia”. L’ambiziosa idea del premier italiano vedrebbe team d’esperti collaborare insieme per ripristinare la vita nei centri colpiti dal sisma, con interventi che lo Stato italiano andrebbe a concordare con ogni singolo sindaco di queste realtà.
Presenziando ai funerali delle vittime del terremoto, il premier italiano ha continuato a promettere sostegno alle persone colpite dal Sisma. La cerimonia funebre si è condita da gesti simbolici da parte delle istituzioni italiane, che hanno attirato non poche critiche a livello di social. Mattarella ha regalato nel giorno del suo compleanno una bambola a Giulia, bimba estratta viva dalle macerie a Pescara del Tronto e che ha perso la sorellina nella tragedia. Fanno discutere invece le lacrime di Agnese Renzi al funerale, che i più malfidati – a torto o ragione – vedono come una sceneggiata politica per incassare simpatie dalle vittime in vista del referendum (se vera, si rivelerebbe squallida e immorale come strategia).
Le Procure di Rieti e Ascoli Piceno intanto stanno aprendo fascicoli e indagini riguardo i crolli, per capire meglio le dinamiche che hanno portato a questo disastro. Il Pm Umberto Monti ha affidato ai Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli verifiche sulle dinamiche avvenute ad Arquata e Pescara del Tronto: il comando delle forze dell’ordine dovrà chiarire il motivo degli edifici crollati, specie in quei casi dove le strutture erano state ristrutturate da breve tempo.
Il punto della messa in sicurezza passa da leggi più concrete in questa realtà e soprattutto nel mondo dell’edilizia, dove molti provvedimenti sono novizi poiché vedono l’attivazione solo negli Anni ’70 (dovuti anche al progresso tecnologico). Ma per strutture sicure ci vogliono anche spese altissime, spesso lontane addirittura dalle possibilità degli stessi costruttori edilizi: a progetti d’ingegneria collaudati e sicuri in termini di costruzione, spesso si lasciano fuori quegli accorgimenti di salvaguardia per le immani spese che prevedono. Anche in questo senso è necessario che il governo Renzi si muova, poiché la sicurezza delle città e dei cittadini passa attraverso tantissimi aspetti.